Alla morte del fratello una famiglia rumena le occupa casa: accade in via San Francesco a Mercogliano, nel cuore del borgo antico di Capocastello. Come riporta l’edizione odierna de Il Mattino ogni tentativo da parte di una delle comproprietarie della casa di riprendere possesso dell’abitazione anche con il supporto dei carabinieri si è rivelato inutile.
Mercogliano, alla morte del fratello una famiglia rumena le occupa casa
Da come è emerso una famiglia rumena approfittando del fatto che, dopo la morte dell’ultimo inquilino avvenuto la scorsa primavera, l’immobile sia rimasto per un periodo vuoto, si è impossessata dei locali, provvedendo anche a cambiare serrature e bloccare tutti gli ingressi con dei lucchetti.
Una delle comproprietarie della casa si è rivolta dunque al sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, oltre che alla locale stazione dei carabinieri. “In realtà – sottolinea il primo cittadino – da tempo i residenti della zona mi avevano segnalato strani movimenti, soprattutto nelle ore serali, che si registravano in quell’immobile che si trova nelle vicinanze di una nota struttura di ristorazione”.
L’intervento del sindaco
Nonostante la presenza dei carabinieri, i continui controlli, le verifiche effettuate anche sulle utenze, da mesi gli occupanti continuano a vivere nella casa della famiglia. “Una casa – continua il sindaco – che da generazioni appartiene a quelle persone il cui utilizzo oggi gli viene privato dall’arroganza di un gruppo di cittadini stranieri. Non sappiamo quante persone si siano introdotte all’interno, ma sono diverse unità e tra queste risulterebbe anche una donna incinta”.
Il sindaco D’Alessio, in accordo con il legale che cura gli interessi della famiglia proprietaria dell’abitazione, ha attivato tutte le procedure previste dalla legge. “Ho anche chiesto ai manutentori del Comune di verificare l’eventuale presenza di allacci abusivi alle utenze – ricorda D’Alessio -, ma non sono state rinvenute manomissioni“.