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Biagio Antonacci: nascita, carriera, premi e successi del talento musicale milanese

Molte delle sue canzoni hanno fatto da colonna sonora a tantissimi momenti di ognuno di noi: da Vivimi a Sappi amore mio, da Se io, se lei a Non vivo più senza te, sono tante le canzoni d’amore con cui Biagio Antonacci continua a farci innamorare ogni giorno. Nel 2018 ha in programma un tour negli stadi insieme a Laura Pausini: i due sono sempre insieme per il progetto, anche su Instagram.

Biagio Antonacci, cantautore e chitarrista milanese

Biagio Antonacci nasce a Milano il 9 novembre 1963. Cresce a Rozzano, alla periferia milanese, nelle strade del suo quartiere e non trascorre molto tempo prima che inizi la sua passione per la musica.


Biagio Antonacci


Mentre studia per diventare geometra Biagio suona la batteria. Non smette di pensare alla sua più grande passione, sa di avere un talento musicale innato.

Scrive canzoni e inizia a frequentare l’ambiente discografico milanese: nel 1989 ottiene il suo primo contratto discografico.

Gli inizi

Realizza così il suo primo album Sono cose che capitano. Il disco contiene il brano Fiore, che non lo fa passare inosservato.


Biagio Antonacci


Due anni dopo pubblica il disco Adagio Biagio (1991). Il grande pubblico comincia a conoscere l’artista milanese.

Anni Novanta

Il primo grande e importante successo arriva solo un anno più tardi: il singolo Liberatemi, intenso, ritmato, orecchiabile, gira l’estate con il Festivalbar e promuove l’album che porta lo stesso titolo.


Biagio Antonacci


Prodotto da Mauro Malavasi, già arrangiatore e produttore di nomi illustri quali Lucio Dalla e Luca Carboni, l’album Liberatemi (che contiene tra gli altri pezzi le bellissime Alessandra e Come siamo tanti al mondo, oltre che Almeno non tradirmi tu, scritta da Eros Ramazzotti) arriva a vendere oltre 150 mila copie, e consacra con merito il nome di Biagio Antonacci nella scena pop italiana.

Grande appassionato di calcio, tifoso interista, Biagio Antonacci grazie anche alle sue discrete doti atletiche trova posto nella formazione della Nazionale Italiana Cantanti, che, capitanata dal veterano Gianni Morandi (padre di Marianna, futura sposa di Biagio, fonte d’ispirazione per molti suoi testi, anche dopo la fine della storia d’amore), promuove importanti manifestazioni con scopi benefici e di solidarietà.

Sanremo e altri successi

Grazie all’impegno e l’esperienza con la Nazionale Biagio conosce don Pierino Gelmini e viene a contatto con il suo impegno nei confronti del recupero di giovani emarginati: Biagio Antonacci si impegna attivamente con le iniziative relative alla comunità.


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Nel 1993 si presenta al Festival di Sanremo con la canzone “Non so più a chi credere“: la sua prova ottiene un positivo successo di critica e di pubblico. Segue poi un tour che lo porta in giro per tutto il paese.

Il disco successivo esce nel 1994 e porta il nome semplice Biagio Antonacci: nella squadra c’è ancora Mauro Malavasi. Il disco arriverà a vendere oltre 300 mila copie, e i brani Non è mai stato subito e Se io se lei confermano, qualora ce ne fosse stato bisogno, la sensibilità e la grande vena poetica di cui il cantante è dotato.

Mi fai stare bene

Nel lavoro successivo, Il mucchio, pubblicato nel 1996 Biagio Antonacci compare oltre che come autore e interprete anche come produttore. Tra le 13 canzoni, Happy family scritta insieme a Luca Carboni e Se è vero che ci sei dove si è avvalso della collaborazione di Mel Gaynor, batterista dei Simple Minds. Del brano in questione verranno realizzate anche versioni in francese ed inglese, in duetto con la cantante e modella Viktor Lazlo.


Biagio Antonacci


Il sesto album, Mi fai stare bene, è prodotto completamente da Antonacci e le canzoni Quanto tempo e ancora e Iris (tra le tue poesie) ottengono un enorme successo. L’album vende oltre 700.000 copie e rimane in classifica per due anni. Il tour che segue riceve lo stesso entusiastico riscontro tanto che al Festivalbar 1999 Biagio vince il Premio Tour.

Il successo

Durante la sua carriera, Biagio ha inciso diversi album: Sono cose che capitano, Adagio Biagio, Liberatemi, Biagio Antonacci, Il mucchio, Mi fai stare bene, 9 novembre 2001, Convivendo Parte I, Convivendo Parte II, Vicky Love, Inaspettata, Sapessi dire no, L’amore comporta e Dediche e manie.

Inoltre, è stato autore di brani per artisti quali Loredana Errore, Stadio, Raffaella Carrà, Angela Baraldi, Milva, Flavia Fortunato, Mietta, Mia Martini, Mina, Annalisa Minetti, Laura Pausini, Syria e Alessandra Amoroso.

Anni Duemiladieci

Premiato tra gli altri con il Best-Selling Italian Male Artist (Artista maschile con più dischi venduti in Italia), nel 2005, e con il “cd Multiplatino” (per le 120.000 copie vendute con l’album Inaspettata) ai Wind Music Awards 2011, ha nel calcio la seconda passione, che coltiva giocando per la Nazionale cantanti.


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Nel 2014 “fa tredici” con l’album L’amore comporta, anticipato dal singolo Ti penso raramente. Il 10 novembre 2017 esce l’album Dediche e manie. Da giugno ad agosto 2019 è in tournée estiva con Laura Pausini in 11 stadi italiani: Laura Biagio Stadi Tour 2019.

Vita privata

Per quanto riguarda la vita privata, Biagio Antonacci in passato è stato sentimentalmente legato a Marianna Morandi, la figlia del famoso cantante Gianni Morandi. Dalla loro relazione sono nati i due figli, Paolo e Giovanni. In seguito, il cantante si è legato a Paola Cardinale, mamma di Benedetta, la sua unica figlia femmina (alla quale il cantante è estremamente legato).


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B iagio Antonacci e Paola Cardinale.

A proposito del matrimonio, a “Vanity Fair” ha raccontato: «Giurarla – la fede – davanti a un prete è una cosa seria, finora non me la sono mai sentita. Ma credo che prima o poi lo farò: sposarsi è un tale gesto di coraggio che, almeno una volta nella vita, bisogna provarci». Nel 2018, Chi, lancia l’indiscrezione che il grande giorno sia imminente: entro fine 2019 le nozze si terranno nella splendida cornice dell’Isola d’Elba.

Ha rivelato di non essere mai stato lasciato da una donna e di non aver mai pianto per amore. «Io piango solo davanti ai film», ha raccontato a “Grazia”.