Il nome di Mino Raiola è un must nel mondo degli affari nello sport e uomo dalle mille sfumature fuori dal settore calcio, inoltre, la sua storia di un uomo che si è fatto da sé non conosce ostacoli.
Tra i giocatori passati per la sua procura figurano: Pogba, Marco Verratti, Gianluigi Donnarumma, considerato in alcuni frangenti il portiere più forte al mondo, Giacomo Bonaventura, Mario Balotelli e Zlatan Ibrahimovic, ma la lista, ovviamente, è molto più ricca.
4 novembre 1967: nasce Mino Raiola, procuratore sportivo italiano
Mino Raiola (all’anagrafe Carmine) nasce il 4 novembre 1967 a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, da Mario e Annunziata, una famiglia di Angri. La sua famiglia emigra meno di un anno dopo ad Haarlem, nei Paesi Bassi.
Il padre allora meccanico, apre con successo un’attività di ristorazione, in cui il giovane Mino è impiegato come cameriere. Allo stesso tempo consegue la maturità classica e frequenta per due anni l’università, iscrivendosi alla facoltà di giurisprudenza.
Inizi
Inizia a giocare a calcio nelle giovanili dell’Haarlem, ma smette all’età di diciotto anni. Nel 1987 diventa responsabile del settore giovanile della squadra. In questo momento intraprende la carriera imprenditoriale, acquistando (e poi rivendendo) un ristorante della compagnia McDonald’s ed entrando nel consiglio degli imprenditori di Haarlem.
Prima società, Haarlem e primi affari di rilievo
A vent’anni fonda una propria prima società di intermediazione, la Intermezzo. Intanto diventa direttore sportivo dell’Haarlem.
A seguito di un accordo con il sindacato dei calciatori viene nominato rappresentante all’estero dei giocatori olandesi. Nel 1992 porta Bryan Roy al Foggia, mentre nel 1993 intercorre come mediatore nella trattativa che porta Dennis Bergkamp e Wim Jonk dall’Ajax all’Inter.
FIFA e i grandi successi
Diviene poi agente FIFA e cessa i suoi precedenti incarichi nelle altre attività. Dà vita alla società Sportman con sede a Montecarlo, ma con uffici di rappresentanza anche in Brasile, Paesi Bassi e Repubblica Ceca. Successivamente getta un occhio nel mercato italiano trattando alcuni giocatori, come Michel Kreek, Marciano Vink e Pavel Nedvěd.
Nel corso di questi anni inizia a seguire gli interessi di grandi campioni e a svolgere trattative milionarie, tutto ciò gli permette di acquisire notorietà: molto dibattuto mediaticamente è, nel 2009, il passaggio di Zlatan Ibrahimović dall’Inter al Barcellona, in questo preciso frangente Raiola firma una clausola in virtù della quale avrebbe guadagnato 1,2 milioni di euro annui, pagati dal Barcellona fino al 2014.
Anni Duemiladieci
Tra il Duemiladicei e il 2011 Raiola agisce da mediatore in trattative che conducono Ibrahimović, Robinho, Mark van Bommel, Urby Emanuelson e Dídac Vilà al Milan e Mario Balotelli al Manchester City.
Nell’anno 2012 Raiola è protagonista nella trattativa che porta Ibrahimović dal Milan al Paris Saint-Germain e di Paul Pogba dal Manchester Utd alla Juventus.
A gennaio del 2013 si occupa del trasferimento di Mario Balotelli dal Manchester City al Milan e l’anno successivo cura il trasferimento di Mario Balotelli dal Milan al Liverpool e porta a termine la trattativa per il rinnovo del contratto di Pogba, legato alla Juventus fino al 2019.
Da Balotelli a Manōlas
Il 2015 è l’anno in cui cura il ritorno dell’attaccante Mario Balotelli dal Liverpool al Milan e nell’estate del 2016 lo conclude molti ingaggi dei suoi assistiti con il Manchester United: si trasferiscono nelle file dei Red Devils lo svincolato Ibrahimović, Henrik Mkhitaryan dal Borussia Dortmund e Pogba dalla Juventus; grazie a quest’ultimo trasferimento (all’epoca il più costoso della storia del calcio) si assicura 25 milioni di euro di commissione.
L’estate del 2019 lo vede concludere svariate operazioni, la più importante delle quali è il trasferimento dell’olandese Matthijs de Ligt dall’Ajax alla Juventus per 75 milioni di euro complessivi e di Kōstas Manōlas dalla Roma al Napoli per 36 milioni.
Vita privata
Il noto procuratore sportivo è legato sentimentalmente a Roberta, una donna di origine foggiana conosciuta in Puglia durante uno dei suoi primi affari nel mondo del calcio. Sebbene lo stesso Raiola è estremamente riservato, ha ammesso che non si vede molto con sua moglie per motivi lavorativi. La coppia sta insieme da oltre trent’anni.
Ha due figli, entrambi adulti ed amanti dello sport, anche se per ora nessuno dei due ha deciso di intraprendere la carriera di calciatore.
Curiosità
Mino Raiola acquista anche grandi immobili e i suoi affari milionari gli permettono di esaudire i suoi desideri, infatti, secondo quanto riporta il “Daily Mail”, investe una parte dei 25 milioni di euro della commissione per il passaggio di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United entrando in possesso della tenuta in Art Deco composta da sette camere da letto, un enorme giardino ricco di palme, una piscina e una piccola spiaggia privata.
Nel Duemilaventi la rivista “Forbes” lo inserisce al quarto posto al mondo tra i procuratori con un fatturato da 84,7 milioni di dollari avendo chiuso affari per 847,7 milioni di dollari. Parla sette lingue: italiano, inglese, tedesco, spagnolo, francese, portoghese e olandese.
Uno dei miti correlati a Mino Raiola è la sua presunta discendenza al gangster italoamericano Al Capone. La famiglia del gangster è, infatti, originaria di Angri (proprio come quella del procuratore) e la madre di Alphonse, figlia di un contadino del posto, si chiamava Teresina Raiola. Nulla è mai stato confermato.
La morte
Mino Raiola è morto, sabato 30 aprile 2022. Raiola aveva una grave patologia polmonare che l’ha consumato fino a spegnerlo definitivamente. Se n’è andato all’età di 54 anni.