Covid in Italia, la pillola antivirale Molnupiravir approvata in Regno Unito. “Abbiamo sempre ritenuto che gli acquisti condivisi a livello europeo siano la strada giusta” ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a margine dell’evento ‘FarmacistaPiù’, a Roma, promosso da Federfarma. “Il modello ha funzionato per i vaccini e credo che debba funzionare anche per gli altri farmaci“. “Ma tutte le ipotesi sono in campo” ha aggiunto a proposito del farmaco che oggi ha avuto il primo via libera in Gran Bretagna.
Covid in Italia: Speranza: “procedere con le terze dosi”
“Più le Regioni sono in grado di avere una copertura vaccinale e meglio possono gestire autunno e inverno che stanno arrivando, e che per un virus come questo sono periodi in cui si diffonde di più”. Parlando di quanto accade fuori dal nostro Paese, Speranza ha evidenziato che “in Italia e nel resto dell’Europa più sale la percentuale di vaccinati è più lo scudo è forte. In queste ore i numeri della Romania e della Bulgaria sono più indietro sulla campagna di vaccinazione e stanno pagando un prezzo enorme. La Romania – ha evidenziato- ha intorno al 30% di vaccinati e ieri ha fatto 592 morti con meno di 20 mln di abitanti. Questo vuol dire che il vaccino è un vero strumento per gestire questa fase”.
Stato di emergenza
“Le decisioni sullo stato d’emergenza si prendono nei giorni immediatamente precedenti a quella che è la data di scadenza“, ossia il 31 dicembre. “Oggi siamo a più di 60 giorni e 60 giorni per un’epidemia” come quella di Covid-19 “è un tempo troppo lungo. Quello che posso dire è che come sempre ci guiderà l’evidenza scientifica: analizzeremo il quadro epidemiologico, la situazione dei vaccini, la circolazione di varianti, e valuteremo come sempre facendo prevalere l’evidenza scientifica“.
“L’epidemia” di Covid-19 “in Europa presenta numeri in ripresa. I contagi stanno crescendo in maniera molto significativa soprattutto in alcuni Paesi europei, però c’è da dire subito una cosa con franchezza“, ossia “che l’alta diffusione di vaccino che c’è nei Paesi europei ci sta consentendo, soprattutto dove la percentuale è molto significativa, di rompere la catena tra il numero di contagiati e il numero di ospedalizzati e decessi“.
“Noi dobbiamo guardare con grande attenzione a questi numeri – ha aggiunto – e vedere quelli dell’Italia che ha in questo momento numeri più bassi dal punto di vista epidemiologico rispetto agli altri Paesi europei. E abbiamo numeri più alti anche per le vaccinazioni. Io credo che ci sia un legame che deve spingere a fare di più e meglio“. “I nostri numeri sono molto positivi: in questo momento ha fatto la prima dose di vaccino l’86,4% dei cittadini in età vaccinabile – conclude Speranza – . Sono numeri importanti ma noi chiediamo ancora uno sforzo“.
Vaccino ai bambino
“Se i nostri scienziati ci diranno che anche la vaccinazione” anti-Covid per i bambini dai 5 agli 11 anni “è efficace, sicura e utile a contrastare l’ulteriore diffusione del virus, noi seguiremo l’evidenza scientifica come abbiamo sempre fatto“. “Come sempre noi aspetteremo il pronunciamento ufficiale di Ema, l’Agenzia europea del farmaco – spiega – Ema ha iniziato la verifica dei dati a disposizione, molto probabilmente si esprimerà nel mese di dicembre e come sempre noi faremo prevalere l’evidenza scientifica“.
“In queste ore – ricorda Speranza – negli Stati Uniti sta iniziando la vaccinazione anche di quella fascia d’età“, così “quando arriveremo a un pronunciamento di Ema probabilmente avremo anche accumulato ulteriori conoscenze che verranno dalle vaccinazioni che iniziano proprio in queste ore negli Usa. È chiaro – ripete il ministro – che come sempre faremo prevalere l’evidenza scientifica“.
Green pass per chi si è vaccinato con un vaccino non Ema
“È di oggi la circolare del ministero della Salute, che fa tesoro di una indicazione di Aifa arrivata nella serata di ieri e che autorizza per le persone che hanno completato il ciclo vaccinale con vaccini non riconosciuti da Ema la somministrazione di una dose booster con un vaccino a mRna“. “La circolare prevede che, se la dose booster arriva entro 6 mesi oppure dopo 28 giorni dal completamento del ciclo vaccinale con un vaccino non approvato da Ema, c’è una equipollenza è un decreto legge vigente prevede che si può avere il Green pass“.