Covid, nuova variante trovata in Sudafrica
La conferma della presenza della variante è stata sottolineata, come segnala anche il “Corriere della Sera”, dal National Institute for Communicable Diseases (NICD), una divisione del National Health Laboratory Service (NHLS) in Sudafrica. Anche altri laboratori stanno confermando casi in aumento, legati a questa mutazione, man mano che sono disponibili i risultati relativi al sequenziamento.
Attualmente, dicono gli esperti, sono però ancora troppo pochi i dati disponibili: secondo il NICD, la presenza della variante è stata documentata grazie al sequenziamento in 22 casi positivi, ma molti altri dovrebbero esser confermati nei prossimi giorni. I casi rapidamente in aumento, in particolare, arrivano dall’area del Gauteng, zona urbana che comprende le città di Pretoria e Johannesburg. Secondo gli esperti i tassi di positività legati alla variante dovrebbero essere aumentati nelle ultime settimane, passando da meno dell’1% ad oltre il 30%.
Ancora pochi dati disponibili
Altri quattro casi sarebbero poi stati individuati in Botswana ed uno ad Hong Kong, rilevato in un viaggiatore di ritorno proprio dal Sudafrica. Nel frattempo, la comunità scientifica si è già messa in moto per tentare di completare, nei tempi più veloci possibili, l’identikit della nuova variante B.1.1.529.
Thomas Peacock, esperto virologo dell’Imperial College di Londra, ha segnalato attraverso il suo profilo Twitter che “l’incredibile numero di mutazioni della proteina Spike suggerisce che questa variante potrebbe destare preoccupazione”, anche vista la possibile capacità di sfuggire a molti degli anticorpi monoclonali già noti.
Ma stando ai pochi dati attualmente disponibili, comunque, è ancora troppo presto per trarre delle conclusioni. Secondo gli esperti, infatti, la diffusione della variante potrebbe essere ancora limitata e non ci sarebbero prove di laboratorio che ne certifichino la reale trasmissibilità ed elusività.
Bloccati i voli Italia – Sud Africa
“Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini. I nostri scienziati sono al lavoro per studiare la nuova variante B.1.1.529. Nel frattempo seguiamo la strada della massima precauzione”. Queste le parole del Ministro della Salute, Roberto Speranza.
L’allarme è stato lanciato dagli scienziati africani e già il Regno Unito ha annunciato che chiuderà i confini a 6 Paesi: Sudafrica, Namibia, Lesotho, Eswatini, Zimbabwe e Botswana. Il segretario alla salute britannico Sajid Javid ha dichiarato che da oggi alle 12 Gmt saranno sospesi tutti i voli da quei Paesi. Israele, che ha identificato un caso anche sul suo territorio su una persona proveniente dal Malawi, ha seguito l’esempio, dicendo che vieterà ai suoi cittadini di viaggiare in Africa meridionale. Oggi l’Organizzazione mondiale della sanità si incontrerà valutare le caratteristiche e i pericoli di questa variante che si teme sia la peggiore fin qui mai identificata.