Cronaca

Variante Omicron, Speranza: “Guardia alta, ma non precipitiamo i giudizi”

Variante Omicron del Covid, per il ministro della Salute Roberto Speranza è “troppo presto per sentenze definitive su questa mutazione. Ci sono elementi di preoccupazione ma non dobbiamo trarre conclusioni che non sono alla nostra portata. Siamo ancora in una fase epidemica significativa ma lo eravamo ancora prima che arrivasse questa variante. Non affrettiamo conclusioni, ho molta fiducia, solo 11 mesi fa eravamo senza vaccini” ha detto Speranza a Mezz’ora in più su Rai3: “È giusto prendere precauzioni ma non precipitiamo i giudizi“.

Covid, Speranza: “le mascherine possono fare la differenza, insieme ai vaccini”

Le mascherine sono decisive, possono fare la differenza assieme alle altre misure. I nostri numeri sono fra i bassi in Europa. Non mi sorprende che la Gran Bretagna abbia ora alzato le misure” ha aggiunto Speranza. “Le informazioni sono arrivate poche ore prima che venissero diffuse. Un anno fa c’erano 829 decessi, ora meno di 100 con misure limitatissime e grazie ai vaccini“.

Rischio serio ma quanto lo sapremo con evidenze scientifiche “La situazione è seria e non può essere sottovalutata, ma va ponderata con gli esperti” ha sottolineato il ministro detto. “È un bene per il mondo che ora esista una rete di allerta. Capiremo quanto il rischio è serio solo quando capiremo gli effetti sui vaccini“.

“Chiudere i voli? Serviranno alcune settimane per valutarlo”

Speranza ha riferito di avere avuto informazioni sulla variante nel pomeriggio prima di chiudere i voli. Servirà qualche settimana di approfondimenti valutando il caso in Sud Africa da dove arrivano informazioni. È sbagliato anticipare le conclusioni. I vaccini funzionano benissimo“, intanto “abbiamo deciso di aumentare le sequenze sui casi per capire se c’è una presenza più significativa nel nostro paese. E’ evidente che è già entrata in tante comunità“.

Vaccino ai bambini

“Nessun problema a vaccinare i miei figli, ho parlato con loro e seguirò le indicazioni della comunità scientifica”, ha detto il ministro, che ha 2 figli tra i 5 e gli 11 anni. “I miei figli – ha aggiunto – ritengono questo virus un grande nemico. Bisogna fare riferimenti ai pediatri. Capisco che vaccinare i piccoli sia un tema delicato, quindi i genitori parlino con i pediatri. Abbiamo la fortuna – ha concluso – di avere pediatri tra i migliori al mondo“.

Fonte: Rainews


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