Grazie alla terza dose di vaccino anti Covid molti si sono infettati con la variante Omicron ma non si sono ammalati. Ad affermarlo è professor Agostino Miozzo, ex coordinatore del Cts, in un’intervista al Corriere della Sera. “Voglio far notare che certamente è vero che i contagi sono in aumento, perché questa è una variante molto più infettiva, ma è altrettanto vero che i vaccinati sono in gran parte protetti dalla malattia grave e molti di loro accusano solamente sintomi lievi” ha detto l’esperto.
Covid in Italia: Miozzo “il protocollo è un caos”
“Auspicavo un sistema di tutela sanitaria scolastica“, osserva Miozzo secondo il quale “serve qualcosa dedicato alla scuola. Il sistema sanitario territoriale non ce la fa. Ma se bisogna controllare vaccini, quarantene chi lo fa?“. Il protocollo “è un caos. Faccio fatica a raccapezzarmi io. I direttori degli istituti non si prenderanno la responsabilità di chi è vaccinato, chi no, chi è a casa 7 giorni chi 10. Chiuderanno le scuole“.
Riapertura della scuola: “se slitta si una o due settimane non è un dramma”
Riguardo al rischio legato alla riapertura della scuola, Miozzo sottolinea che “quando muovi 8 milioni di persone sui mezzi pubblici, che non hai fatto nulla per rendere più sicuri, il rischio c’è. Ma le ore a scuola sono quelle più sicure“. “I ragazzi sono monitorati, seduti, fermi, distanziati, con le mascherine – spiega – Non possono assembrarsi a bere spritz“. “Se slitti di una o due settimane non è un dramma. Ma devi promettere che in quei giorni farai qualcosa“, continua aggiungendo che farebbe “uno screening di massa. Tornino tutti con il tampone“.
Obbligo vaccinale agli over 50
Sulla multa da 100 euro per gli over 50 che violano l’obbligo vaccinale, Miozzo commenta: “Io metterei l’obbligo assoluto totale” e come sanzione “anche l’arresto. Perché grazie a chi vuole correre pericoli, e li fa correre agli altri, ci sono morti. Molti finiscono nelle terapie intensiva, dove un giorno di ricovero costa 1.500 euro. C’è chi ci rimane 20 giorni. Si può partire da lì” ossia “una sanzione equivalente a un giorno di terapia intensiva non sarebbe sbagliato“.