Covid in Italia, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, illustra le misure anti-pandemia contenute nel nuovo decreto in diretta oggi, lunedì 10 gennaio 2022, alle ore 18:00. Una riunione per fare il punto nel primo giorno di riapertura delle scuole: Draghi e i ministri Speranza e Bianchi e il coordinatore del Cts Franco Locatelli è per le 6 di questa sera risponderanno alle domande dei giornalisti e spiegheranno il contenuto dell’ultimo decreto.
Covid, la conferenza stampa del premier Draghi
Le varianti
“il governo sta affrontando la sfida della pandemia e la diffusione di varianti molto contagiose con un approccio un pò diverso rispetto al passato: vogliamo essere molto cauti ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici, sociali, soprattuto sui ragazzi e le ragazze, che hanno risentito delle chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione“, ha aggiunto.
Scuole aperte
A fianco al premier i ministri dell’Istruzione Patrizio Bianchi e della Salute Roberto Speranza. Parlando della scuola il premier ha detto che “La scuola è fondamentale per la democrazia va tutelata, protetta, non abbandonata. Grazie al ministro, gli insegnanti, i genitori, per gli sforzi di oggi e delle prossime settimane e mesi“.
Draghi: cauti, ma basta chiusure
“Il governo sta affrontando la sfida della pandemia e la diffusione di varianti molto contagiose con un approccio un po’ diverso rispetto al passato“, ha spiegato Draghi. “Vogliamo essere molto cauti ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici, sociali, soprattuto sui ragazzi e le ragazze, che hanno risentito delle chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione“.
“Terapie intensive occupate per 2/3 da non vaccinati”
Il premier ha poi spiegato le ragioni che hanno spinto il governo ha imporre l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Lo abbiamo fatto sulla base dei dati, essenzialmente, che ci dicono che chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi, le terapie intensive sono occupate per i due terzi dai non vaccinati“. Draghi ha poi aggiunto: “Grazie alla vaccinazione la situazione che abbiamo di fronte è molto diversa dal passato. L’economia ha segnato una crescita di oltre il 6%, le nostre scuole hanno riaperto”.