Curiosità

Come il primo lockdown favorì il boom dell’erba legale?

Sono passati quasi due anni da quando l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha sconvolto le nostre vite. Quando la si chiama in causa è possibile citare le restrizioni che, in Italia, sono state particolarmente dure dal marzo al maggio 2020. Questo periodo, noto come primo lockdown, ha visto le nostre abitudini cambiare radicalmente (per forza di cose, è opportuno sottolineare).
Nel corso dei mesi sopra citati, sono emersi numerosi trend che hanno avuto un impatto forte sui nostri comportamenti e su diversi settori dell’economia italiana. In questo novero è possibile chiamare in causa il boom dell’erba legale online. La filiera in questione, che nel nostro Paese ha cominciato a crescere seriamente nel gennaio 2017, già prima dell’avvento dell’emergenza sanitaria aveva ottimi numeri (bisogna sempre considerare che si tratta di un business giovane). Il primo lockdown ha decretato la vera esplosione. Diversi e-commerce – in molti casi legati a punti vendita fisici chiusi per via dei decreti del Presidente del Consiglio – hanno visto, da una settimana con l’altra, dei balzi di fatturato.

A cosa è dovuta questa crescita? Scopriamolo assieme nelle prossime righe di questo articolo.

Erba legale: perché le vendite sono cresciute tantissimo a partire dal primo lockdown?

Il motivo per cui le vendite di erba legale sono cresciute tantissimo a partire dal primo lockdown – e da allora non hanno mai smesso di concretizzare numeri eccellenti – è legato al fatto che, quando si chiama in causa la pianta sopra citata e i prodotti che la vedono protagonista, si inquadra una soluzione naturale perfetta per rilassarsi.

L’erba oggi legale in Italia è infatti caratterizzata dalla presenza di un basso contenuto di THC e da un’alta quantità di un altro cannabinoide famosissimo, ossia il CBD (conosciuto anche come cannabidiolo).

Negli ultimi anni, le sue proprietà sono state al centro di un forte interesse scientifico. Diversi studi internazionali hanno inquadrato i suoi benefici dal punto di vista rilassante. Assumere CBD – abitudine che non comporta effetti collaterali in quanto, a differenza del THC, questo metabolita della cannabis non è psicoattivo – permette di apprezzare un senso di relax molto piacevole e, in alcuni casi, un aiuto naturale contro l’insonnia (niente di risolutivo in caso di patologie come la depressione).

Per comprendere la portata di quanto appena specificato basta ricordare che, con l’inizio del primo lockdown, ci siamo tutti trovati davanti a una situazione mai vista prima. La necessità di affrontarla si è rivelata per molti una forte causa di stress. Tra la necessità di fermare le attività e la preoccupazione per la propria salute e quella delle persone care, tantissime persone hanno deciso di ritagliarsi momenti di distensione mentale con la cannabis legale acquistata online.

I numeri

Come in tutti i casi, anche in questo è utile… dare i numeri. Per alcune realtà attive nel settore a cui stiamo dedicando questo articolo, il cambiamento di fatturato dal febbraio 2020 al mese di marzo è stato da capogiro. Parliamo di aumenti nell’ordine del 500%.

Gli imprenditori impegnati nella filiera dell’erba legale e dei prodotti da essa derivati hanno dovuto reagire tempestivamente al trend. C’è chi ha assunto nuovi dipendenti per far fronte alla mole mastodontica di ordini – il che è fantastico e ha dato un’iniezione di speranza per quanto riguarda la tenuta dell’occupazione in un periodo che definire difficile è dire poco – e chi, invece, ha messo a punto dei servizi di delivery ad hoc per far arrivare il prima possibile i prodotti a casa dei clienti.

Come già accennato, questo boom non accenna ad affievolirsi, il che è ottimo. L’erba legale, infatti, è priva di effetti collaterali e, grazie alla presenza del CBD, può rivelarsi una preziosa alleata del benessere fisico e mentale che, ogni giorno, devono procedere in maniera parallela e all’insegna del massimo equilibrio.

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