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Guerra Russia – Ucraina, le mosse di Draghi: ecco cosa farà l’Italia

Guerra RussiaUcraina: alle 14.25 di oggi, venerdì 25 febbraio 2022, si è riunito il Consiglio dei ministri presieduto dal Premier Mario Draghi in cui è stata delineata l’azione dell’Italia nella crisi Ucraina. Il Cdm ha approvato un decreto-legge in materia di disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina. Infatti, gli sviluppi militari della crisi ucraina e le conseguenti decisioni che l’Italia, assieme ai Paesi alleati, ha assunto nel contesto della NATO, includono l’attivazione di una serie misure relative al rafforzamento della postura militare, a fronte della grave situazione di crisi in atto. Ecco cosa farà l’Italia.

Cosa farà l’Italia nella guerra tra Russia e Ucraina

In particolare, al fine sia di rassicurare gli alleati più esposti sul fianco est dell’Alleanza, che di svolgere un’azione di deterrenza nei confronti della Russia, il Consiglio Atlantico ha ribadito il potenziamento del dispositivo di forze dispiegato dalle nazioni nel contesto delle operazioni NATO già attive, e la disponibilità di un contingente di forze in elevata prontezza che gli alleati mettono a disposizione per affrontare le situazioni di crisi, quale quella attuale.

I provvedimenti

Su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio e del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, questo provvedimento prevede nello specifico:

  • l’autorizzazione al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a derogare alle norme vigenti per l’erogazione di aiuti e assistenza a favore delle autorità e della popolazione dell’Ucraina;
  • l’autorizzazione a 10 milioni di stanziamenti aggiuntivi finalizzati a un rafforzamento della funzionalità e dei dispositivi di sicurezza delle Sedi diplomatiche italiane, del personale e per la tutela di interessi e cittadini italiani all’estero;
  • l’autorizzazione a interventi per potenziare l’operatività dell’Unità di crisi (con stanziamenti complessivi pari a 1,1 milioni di euro) e facilitare le procedure di assistenza ai cittadini italiani all’estero anche attraverso l’uso di applicativi informatici
  • la proroga per l’anno 2022 dei dispositivi NATO già in corso, ovvero la prosecuzione della partecipazione di personale militare al potenziamento dei seguenti dispositivi della NATO, già autorizzati dal Parlamento per l’anno 2021:
  1. presenza avanzata e rafforzata in Lettonia (enhanced Forward Presence), attraverso l’impiego del numero massimo di 250 unità di personale e 139 mezzi terrestri;
  2. dispositivo per la sorveglianza aerea attraverso attività di Air Policing, che prevede l’impiego del numero massimo di 130 unità di personale e di 12 mezzi aerei, attualmente dislocati in Romania, e attivita’ di pattugliamento aereo nell’ambito delle misure di rassicurazione degli alleati nel fianco est, attraverso 2 mezzi aerei (un rifornitore e un mezzo per raccolta dati);
  3. dispositivo per la sorveglianza navale e attività di raccolta dati nell’area sud dell’Alleanza (Mediterraneo orientale e Mar Nero), attraverso l’impiego del numero massimo di 235 unità di personale, due mezzi navali e di uno ulteriore, secondo necessità, e di un mezzo aereo; – la mobilitazione di ulteriori forze ad alta prontezza, denominate “Very High Readiness Joint Task Force-VJTF”, fino al 30 settembre 2022, attraverso l’impiego di 1350 unita’, 77 mezzi terrestri, 2 mezzi navali (a partire dal secondo semestre 2022) e 5 mezzi aerei. La consistenza massima per lo svolgimento di tali missioni e’ pari a 1.970 unita’

Le iniziative

Oltre alle misure appena descritte presenti nel decreto, nel contesto delle determinazioni in ambito NATO, l’Italia ha attivato interlocuzioni tecniche con singoli Paesi alleati, maggiormente esposti sul fianco est, al fine di verificare la possibilità di attivare ulteriori iniziative con caratteristiche simili alla missione già operativa in Lettonia, anche in termini di personale impiegato. È stata, inoltre, innalzata la prontezza delle unità di rinforzo (Immediate Follow-on Forces Group-IFFG), nella misura di 2.000 unità, nel caso si debba ulteriormente rafforzare il dispositivo su richiesta della NATO, o assicurare la rotazione delle forze ad alta prontezza (VJTF).

Il decreto prevede anche la cessione alle autorità governative dell’Ucraina, a titolo gratuito, di mezzi e materiali di equipaggiamento militari non letali, rendendo disponibili equipaggiamenti per la protezione individuale per i militari ucraini e materiali per lo sminamento umanitario a favore della popolazione civile. La disposizione intende fornire risposta concreta alle richieste di supporto indirizzate alla Comunità internazionale, a cui l’Italia ha voluto contribuire.

Deliberazione di Protezione Civile

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina.
L’adozione del provvedimento è necessaria al fine di assicurare il concorso dello Stato italiano nell’adozione di tutte le iniziative di protezione civile anche attraverso la realizzazione di interventi straordinari ed urgenti a supporto delle operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione interessata, interventi da svolgersi durante lo stato di emergenza.
Per tale primo intervento sono stati stanziati tre milioni di euro, a carico del Fondo per le emergenze nazionali, che comprendono, al netto di quanto sarà rimborsato dall’Unione europea, gli oneri che verranno sostenuti per il trasporto, il dispiegamento e il reintegro dei materiali.

Nomine

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, ha deliberato la nomina del generale di squadra aerea del ruolo dei naviganti normale dell’Arma aeronautica in servizio permanente Alberto Biavati a Comandante della squadra aerea.


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