In Italia e non solo i monumenti illuminati con i colori della bandiera dell’Ucraina. Un’iniziativa che ha trovato spazio in molte città, un modo per mandare un messaggio contro la guerra scoppiata tra Russia e Ucraina. A Roma, il Colosseo si è illuminato con lo scendere della sera; a Berlino a tingersi di giallo e blu è stata la Porta di Brandeburgo; a Londra 10 Downing Street – la sede del governo. Bruxelles ha illuminato il Parco del Cinquantenario, Sarajevo la Vijećnica – sede del municipio, la Macedonia il palazzo del ministero degli esteri.
Guerra, i monumenti italiani illuminati con i colori della bandiera ucraina
Hanno aderito alla manifestazione le più grandi città italiane, ma non solo. Suggestive le immagini provenienti dalla Campania, dove i templi di Paestum e l’arco di Traiano di Benevento sono stati illuminati con i colori giallo e blu della bandiera ucraina. Anche i musei italiani contro la guerra in Ucraina. I luoghi d’arte di tutto il Paese rilanciano sulle proprie pagine social la campagna del Ministero della Cultura, proponendo alcuni dei loro capolavori come simbolo della pace. Gli hashtag #museumsagainstwar e #cultureunitestheworld volano di bacheca in bacheca.
A Napoli, il Mann sceglie un mosaico pompeiano con splendide colombe che si abbeverano (e che danno il nome alla domus da cui provengono). Il Palazzo Reale pubblica un particolare dell’affresco sull’Allegoria della Pace, nel della regina Maria Amalia di Sassonia e realizzato da Domenico Antonio Vaccaro nel 1738. Anche la Reggia di Caserta abbraccia la stessa tematica, postando la propria “Allegoria della pace e della giustizia”, dipinta da Giuseppe Bonito.
Bandiera ucraina: colori, storia e significato
La bandiera dell’Ucraina è stata adottata nel 1918, e viene interpretata come il cielo blu (simboleggiante la pace) sopra i campi di grano (simboleggianti la prosperità). I colori azzurro e giallo utilizzati dall’Ucraina dopo la riconquista dell’indipendenza hanno origine dalle insegne dei principati medioevali, utilizzati nel XIII secolo durante la lotta contro l’invasione mongola e dallo stemma dell’eroe nazionale Bogdan Chmel’nickj che pose fine al dominio polacco e lituano nel XVII secolo. Durante il dominio sovietico questa bandiera venne vietata, in quanto simbolo di nazionalismo.