Guerra

Un uomo d’affari mette una taglia da un milione di dollari sulla testa di Putin

Una taglia da un milione di dollari su Vladimir Putin. Se ne parlerà a Le Iene nella puntata di domani, mercoledì 16 marzo. Alice Martinelli vola negli Stati Uniti per intervistare Alex Konanykhin, il ricco uomo d’affari russo che ha messo una “taglia” su Vladimir Putin. Per la prima volta ai microfoni di una trasmissione italiana, l’uomo spiega perché abbia deciso di offrire una ricompensa di 1 milione di dollari a «qualsiasi agente di polizia che, adempiendo al proprio dovere costituzionale, arresti Putin come criminale di guerra ai sensi delle leggi russe e internazionali».

Guerra, messa una taglia da un milione di dollari sulla testa di Putin

Il reportage di Ismaele La Vardera racconta la nuova missione umanitaria organizzata dalla trasmissione per portare in salvo i cittadini ucraini. All’appello dell’inviato hanno risposto da ogni parte d’Italia e tutti si sono dimostrati disponibili a partire con le proprie automobili e accogliere i profughi. Radunati a Udine con destinazione Przemysil, cittadina al confine polacco, la carovana formata da 50 tra auto, furgoni e pullman, è riuscita a portare in Italia circa 300 persone in fuga dalla guerra.

Matteo Viviani si occupa dello stato dell’informazione in Russia, in particolare della propaganda dei media, con un’intervista esclusiva al giornalista d’opposizione ed ex Membro della Duma di Stato, Alexander Nezvorov. L’intento è quello di capire cosa i russi sappiano rispetto a quanto stia accadendo in Ucraina. Nel servizio anche le dichiarazioni di alcuni ragazzi moscoviti che raccontano il “silenzio” sui social network, alcuni tra i quali sarebbero infatti stati oscurati dal Cremlino per impedire, secondo la leadership russa, la diffusione di fake news.

Le Iene e la guerra in Ucraina

Alla luce del fatto che la guerra in Ucraina potrebbe rappresentare un punto di svolta nell’interpretazione del fenomeno immigrazione, Giulio Golia intervista Andrea Costa, Presidente di “Baobab Experience”, la comunità con sede a Roma che opera nella tutela delle persone migranti. Nel servizio cinque storie raccontate direttamente dai protagonisti che, con enorme difficoltà e solo dopo anni, sono riuscite a raggiungere l’Europa e mettersi in salvo. Come Keita, scappato dalla guerra civile in Mali, o Usman, che, minacciato di morte dai talebani è stato respinto otto volte prima di riuscire ad ottenere asilo.

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