I Dik Dik sono un gruppo musicale italiano formatosi a Milano nel 1965. Molto famosi per aver ricevuto vari riconoscimenti nel corso della loro carriera. Scopriamo insieme le migliori frasi, testi e canzoni più belle dei Dik Dik.
Le frasi, testi e canzoni dei Dik Dik: le più belle
Di seguito una selezione di frasi, testi, canzoni e immagini più belle dei Dik Dik:
L’Isola Di Wight
Al mercato un dì andai così
Per curiosare qui e là
E non sapevo cosa fare
Fra divise blu e giacche lunghe di lamé
Ho visto te
Miraggio bianco intorno a me
Sognando La California
Cielo grigio su
Cielo grigio su
Foglie gialle giù (Foglie gialle giù)
Cerco un po di blu (Cerco un po di blu)
Dove il blu non c’è (Dove il blu non c’è)
Sento tanto freddo (Sento tanto freddo)
Fuori e dentro me (Fuori e dentro me)
Ti sogno California (sogno California)
E un giorno io verrò
29 Settembre
Vedevo solo lei e non pensavo a te
E tutta la città correva intorno a noi
Il buio ci trovò vicini un ristorante e poi di corsa
A ballar sotto braccio a lei
Stretto verso casa abbracciato a lei
Quasi come se non ci fosse che
Quasi come se non ci fosse che lei
Quasi come se non ci fosse che lei
Storia Di Periferia
Mio padre era un ubriacone
E tutti i nostri risparmi lui
Spendeva alle carte
E non perdeva occasione
Per ritornare ogni sera più tardi
Ogni sera più al verde
Io Mi Fermo Qui
Sì, io mi fermo qui
Qui dove vivi tu
No, più non cercherò
Un altro nido ormai
Tu sei l’acqua dopo il fuoco
Non ti lascio più, uuh
Ruberò
Ruberò, ruberò a un gabbiano le sue ali
A un artista prenderò
I suoi giorni mai uguali
A un bambino il suo sorriso
A un cantante una canzone
A una donna innamorata l’emozione
Senza Luce
Però prendi la mia mano
E cammina insieme a me
Il tuo viso adesso è bello
Tu sei bella come lei
Viaggio Di Un Poeta
Un giorno in casa di un grande poeta
Trovò dei ragazzi che parlavan di pace
Di colpo capì che era quella la meta
Che aveva raggiunto per esser felice
Giornale Di Bordo
Ho conosciuto anche donne di colore
E ho inventato mille trucchi per campare
E quanti draghi ho cavalcato per vedere un po’ più in là
Per ritrovarmi adesso ancora qua
Il Primo Giorno Di Primavera
Salgo sopra un autobus
Mentre guardo la gente
Mi domando perché
Mi sembrano tante nuvole
Che nascondono te
Volando
Sono bianche le pareti
Il tuo viso su di me
Naufragare in un sorriso
Inventato insieme a te
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One, two, three
One, two, three
È stato quasi un gioco
Vedere te e non capire più, più niente
Niente di niente… come un bambino
Guardo Te E Vedo Mio Figlio
Guardo te e vedo mio figlio
Gli occhi tuoi li vedo gia’ suoi
Lui fara’ gli stessi capricci
E i sorrisi che tu fai…
Guardo te e vedo mio figlio
Penso a noi e vedo gia’ lui
Lui sara’ un po’ prepotente
Forse piu’ di quel che sei…
Eleonora Credi
Hai vissuto poco
Ma hai sofferto gia purtroppo ormai .
I tuoi occhi al cielo
Alzare più non vuoi,
Mi hai detto che la vita,
A te non sorride mai.
La speranza se n’è andata e tu
A nessuno credi più.