Cronaca

Giuseppe Conte ricoverato a Roma per una intossicazione alimentare: “Sta bene”

L’ex premier Giuseppe Conte è stato ricoverato in ospedale. Ancora problemi per il leader del Movimento 5 Stelle, già alle prese con le beghe interne al suo Movimento, alla vigilia del secondo possibile voto di fiducia sul Governo Draghi.
Come rivelato da Il Foglio, domenica scorsa l’ex premier sarebbe stato colpito da un’intossicazione alimentare che lo avrebbe costretto al ricovero, per una sola notte presso il policlinico Gemelli di Roma.

Giuseppe Conte ricoverato in ospedale, come sta l’ex premier

“Sta bene” fanno sapere persone vicine all’ex premier Giuseppe Conte dopo il ricovero al Policlinico Gemelli di Roma avvenuto nella giornata di domenica 17 luglio. Un ricovero che sarebbe scattato in seguito ad una intossicazione alimentare. L’ex premier è stato dimesso dopo un notte trascorsa in ospedale, salvo poi essere dimesso.

Domani il voto della fiducia

Si saprà domani, mercoledì 20 luglio, il destino del governo Draghi. Il premier terrà comunicazioni, prima al Senato e poi alla Camera, con il voto di fiducia. La Conferenza dei capigruppo della Camera tornerà a riunirsi oggi alle 16.30, per stabilire tempi e modalità del dibattito.

Questa mattina Draghi è stato al Quirinale per un incontro con il capo dello Stato Sergio Mattarella. Un faccia a faccia, si apprende, che “rientra nelle consuete interlocuzioni, tanto più in fasi delicate come l’attuale, e all’indomani del viaggio in Algeria”.

Crisi di Governo, i sondaggi su Draghi premier

La maggior parte degli italiani non ha condiviso la scelta di Mario Draghi di presentare le dimissioni da Presidente del Consiglio dei Ministri. Secondo questa maggioranza, il premier dovrebbe andare avanti fino alla fine della legislatura, arrivando quindi al 2023.

Questo è quanto emerge dall’ultimo sondaggio politico di Demopolis sulla crisi di governo. Il 65% degli intervistati vuole infatti che l’esperienza del governo Draghi continui. Per il 27%, al contrario, a questo punto si dovrebbero sciogliere le Camere e tornare alle urne alla fine dell’estate. Che è quello che chiede Fratelli d’Italia dall’opposizione, ma su cui ha spinto anche la Lega di Matteo Salvini.

L’8% degli intervistati dal sondaggio di Demopolis, infine, non sa quale sarebbe la soluzione più auspicabile.

La fiducia alle Camere

Tutto si deciderà mercoledì prossimo, quando il presidente del Consiglio si recherà alle Camere per verificare la fiducia. Se questa venisse accordata, la crisi potrebbe rientrare e si andrebbe quindi avanti fino al 2023. Non è ancora chiaro, però, con che maggioranza si proseguirebbe: sulla carta Draghi ha i numeri anche senza i voti del Movimento Cinque Stelle, ma lo stesso presidente del Consiglio, ha detto di non essere disposto a guidare un governo con una conformazione diversa da quella attuale.

Le scelte dei partiti

Bisogna poi tenere in considerazione le scelte dei partiti e soprattutto quelle che farà il centrodestra di governo. Sono in corso colloqui e confronti tra i dirigenti di Lega e Forza Italia, ma ancora non sono state prese decisioni. La Lega si è appellata alle parole dello stesso Draghi, che ha sottolineato come la maggioranza non ci sia più, numeri o meno, dopo lo strappo dei Cinque Stelle, per spingere verso il voto anticipato. Forza Italia è più cauta: si è limitata a ribadire che insieme al Movimento ora sia impossibile andare avanti.

Giuseppe Conte