Cronaca

Chi è Alessia Pifferi, la donna che ha lasciato la figlia di un anno e mezzo a casa e l’ha trovata morta

Chi è Alessia Pifferi, la madre della bambina trovata morta in casa a Milano? La donna, 36 anni, è stata fermata con l’accusa di omicidio volontario. Aveva lasciato a casa per sei giorni la figlia di un anno e mezzo per andare a trovare il compagno, in provincia di Bergamo la settimana scorsa. La piccola Diana è stata lasciata da sola nell’appartamento di via Parea, tra l’aeroporto di Linate e l’ospedale Monzino. Nelle scorse ore la tragica scoperta: la bambina è morta.

Bambina morta in casa a Milano, chi è la madre Alessia Pifferi

Residente a Milano, in zona Ponte Lambro, fino a qualche anno fa la 36enne Alessia Pifferi viveva con la madre, ora trasferitasi a Crotone, La sorella, invece, risiede ancora nel capoluogo lombardo. L’ex marito vive nell’appartamento accanto, sempre al primo piano dopo la separazione avvenuta tre anni fa. La donna ha raccontato agli inquirenti di non sapere chi fosse il padre della piccola, e di avere scoperto la gravidanza solo al settimo mese: la bambina, Diana, è poi nata il 29 gennaio dello scorso anno.

Al momento non risulta che la donna avesse problemi di droga. Sono invece in corso verifiche su eventuali problematiche psichiche. Su Facebook la donna pubblicava numerose frasi motivazionali e dediche alle persone care.


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Alessia Pifferi

La storia

Nelle scorse ore la 36enne è stata fermata con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. La piccola Diana Pifferi era in un lettino da campeggio e a fianco c’era il biberon ma anche una boccetta di benzodiazepine piena a metà.

“A seguito del rinvenimento nella giornata di ieri del cadavere di una bambina di 16 mesi all’interno di un’abitazione privata in zona Mecenate, a Milano – si legge nel comunicato della Polizia di Stato – nel corso della notte appena trascorsa, essendo emersi elementi di presunta responsabilità a carico della madre, italiana incensurata classe 1985, ha eseguito nei suoi confronti la misura del fermo di indiziato di delitto emesso dal Pubblico Ministero di turno per il reato di omicidio pluriaggravato. Gli agenti della Squadra Mobile, all’atto del sopralluogo compiuto con gli specialisti del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica hanno rilevato delle incongruenze che hanno consentito al Pubblico Ministero  di procedere ad interrogatorio raccogliendo dichiarazioni circa un ripetuto stato di abbandono della bambina determinato dalle condotte della madre”.

Il corpo senza vita della piccola Diana è stato rinvenuto all’alba di mercoledì 20 luglio. Nelle scorse ore, interrogata dal pm Francesco De Tommasi, la madre avrebbe ammesso: “Sapevo che poteva andare così”. Durante il tempo trascorso lontano da casa, la donna sarebbe anche tornata a Milano per accompagnare l’uomo in alcune commissioni, senza mai tornare a controllare come stesse la figlia, nata da una precedente relazione.

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