Cronaca

Giulia e Alessia, le due sorelle travolte da un treno a Riccione | Parla un testimone: “L’una voleva salvare l’altra”

Proseguono le indagini sulla morte di Giulia e Alessia Pisanu, le due sorelle originarie di Castenaso morte travolte da un treno Frecciarossa a Riccione. L’una voleva salvare l’altra. È quanto emerge da una delle testimonianze raccolte su quanto avvenuto ieri a Riccione, quando due sorelle di 17 e 15 anni, intorno alle 6 del mattino sono state travolte da un treno, che le ha uccise sul colpo.

Che cos’è successo alle due sorelle morte travolte da un treno a Riccione: le testimonianze

Alcuni dei presenti hanno raccontato alle forze dell’ordine cosa hanno visto negli ultimi istanti di vita delle ragazze, mentre erano sui binari, cercando di evitare la disgrazia. “Ho urlato e con me tutti gli altri”, ha detto uno di loro.

“Ero vicino al distributore delle bevande e si è avvicinata una ragazza bellissima vestita di nero, mi ha chiesto qualcosa, mi ha detto che le avevano rubato tutto e che non aveva più nulla. Poi si è allontanata verso l’altra ragazza che aveva uno spolverino verde e gli stivali in mano”, ha aggiunto un passeggero che ha incrociato le due sorelle vicino alla macchinetta delle bevande. Il testimone ha descritto una delle due sorelle non in sé, probabilmente Giulia e Alessia erano preoccupate per il furto del telefono cellulare subito da almeno una delle due.


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Le due sorelle Giulia e Alessia

L’incidente

Le due sorelle sono morte di mattina, attorno alle 6.40, alla stazione di Riccione: un impatto terribile tanto che all’identificazione si è arrivati dal cellulare di una delle due. Difficile stabilire l’esatta dinamica di una disgrazia che si è consumata sotto gli occhi dei passeggeri in attesa del treno: secondo la testimonianza delle poche persone presenti a quell’ora della mattina, una delle due ragazze era ferma sui binari mentre l’altra si era seduta sulla banchina forse per scendere, superare i 50 centimetri di cemento che la separavano dalla sorella e cercare di salvarla o forse per aiutarla a risalire.

Non sono servite a salvarle né le urla degli altri viaggiatori né il fischio insistente dell’ETR Freccia Rossa, in arrivo a Riccione da Pescara. Un treno che come sanno bene tutti i macchinisti in condizioni di sicurezza ottimale può raggiungere i 200 chilometri orari.

Le ipotesi

Al momento sono due le ipotesi sull’incidente. Come riferisce il Corriere della Sera, oggi la Questura di Rimini diretta da Rosanna Lavarino dovrebbe lavorare su due possibilità diverse per ricostruire la dinamica dei fatti.

La prima è che una delle due sorelle potrebbe aver tentato il suicidio fermandosi tra le rotaie. L’altra l’avrebbe raggiunta per spostarla, ma non in tempo prima dell’arrivo del treno. La seconda ipotesi è che invece una delle due ragazze fosse alticcia e non si sia accorta di stare sopra le traversine. L’altra anche in questo caso sarebbe morta nel tentativo di salvarla.

Chi erano Giulia e Alessia Pisanu

Le due sorelle erano molto unite, come si evince anche dai profili social delle due. Una di loro scriveva in post: “A volte credo che mia sorella sia la mia unica ragione di vita”. Entrambe erano molto conosciute a Castenaso. La loro casa è di fronte alla chiesa e il papà Pier Paolo con la sua azienda di trasporti e traslochi è molto benvoluto.

Il cordoglio

Sotto shock la comunità di Castenaso dopo la tragica notizia della morte di entrambe le ragazze. Tra i tanti messaggi di cordoglio, anche quello del sindaco: “Ci è arrivata la conferma che non avremmo mai voluto: le due giovani sorelle travolte da un treno a Riccione sono, purtroppo, nostre concittadine. Siamo senza parole davanti a questa tragedia cosi difficile da capire e da accettare e proviamo un dolore incolmabile. È un grande dolore per tutta la comunità. L’intera comunità di Castenaso si stringe attorno ai genitori, ai familiari, agli amici: Giulia e Alessia, che la terra vi sia lieve. Siete volate via troppo presto”.

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