Cronaca

Verdura velenosa venduta al posto degli spinaci: ecco come riconoscere la mandragora | LE DIFFERENZE

Quali sono le differenze tra mandragora spinaci e come riconoscere la pianta velenosa e venduta, per sbaglio, tra Campania Abruzzo? È molto simile agli spinaci, alle biete, ma i suoi effetti sono tutt’altro che salutari.
C’è che le conferisce proprietà allucinogene, chi poteri sedativi e chi, ancora, poteri afrodisiaci. Nel Napoletano, però, a Pozzuoli, gli effetti sono stati tutti negativi: 10 le persone intossicate ed una è addirittura in prognosi riservata. Forse, per sbaglio, la mandragora è finita al centro di verdure, vendute sfuse, come gli spinaci e gli ignari cittadini l’hanno mangiata. Fatto sta che ora ci sono delle indagini dei carabinieri in corso e dalle prime ricostruzioni i rischi potrebbero raggiungere anche altre aree rispetto a quella di Pozzuoli.


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Mandragora venduta al posto di spinaci: come riconoscere la pianta velenosa

La radice di questa pianta è caratterizzata da una peculiare biforcazione che ne dà una forma antropomorfa (maschile e femminile); insieme alle proprietà anestetiche della pianta, ciò ha probabilmente contribuito a far attribuire alla mandragola poteri sovrannaturali in molte tradizioni popolari. La mandragola autunnale  Mandragora autumnalis) presenta un grado maggiore di tossicità rispetto alle altre mandragole.

Secondo le credenze popolari, le mandragole nascevano dallo sperma emesso dagli impiccati in punto di morte. La mandragola può essere ricondotta ad alcune usanze della stregoneria, nelle quali era utilizzata come surrogato delle più famose bambole di cera. È considerata una pianta magica anche dalla Wicca moderna, in particolare nei giorni di plenilunio.

Ma come riconoscere la mandragora e non confondersi con gli spinaci? A rispondere è Valerio Giaccone, esperto in sicurezza degli alimenti all’università di Padova, interpellato dal Corriere della Sera: Sì, è vero, è possibile scambiare la mandragora per lo spinacio, anche perché può capitare che alcune piante velenose si mescolino a quelle normali. Ma episodi del genere possono accadere se si va per campi, in cerca di erbette. Ma non in un negozio, dove, se non sbaglio, è accaduto tutto questo”.

Un altro probabile indizio è rappresentato dalla ormai scarsa conoscenza della forma reale delle piante. “Gli spinaci li conosciamo al massimo sotto forma di cubetti surgelati, già preparati dalle grosse aziende: come dire, il nostro occhio non è più abituato a riconoscere certe importantissime differenze tra una pianta e l’altra. Ad ogni modo, io ricordo sempre ai miei studenti che il nostro ruolo è occuparci soprattutto della insicurezza alimentare. E di cose strane in giro se ne vedono, eccome”. conclude Giaccone.


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La vicenda

Alcuni lotti, infatti, sono stati commercializzati da società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio (Salerno) ma anche di Avezzano (Aquila). Le Asl territorialmente competenti hanno sottoposto l’alimento a blocco ufficiale per effettuare campionamenti e analisi. Ma non è escluso che possa essere stata già venduta.
I malcapitati intossicati appartengono a tre famiglie e sono ricoverate all’ospedale di Pozzuoli. Allucinazioni ma anche problemi gastrointestinali sono i sintomi rilevati.

Il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, invita alla prudenza: “In attesa dei relativi chiarimenti si raccomanda di evitare di acquistare e consumare verdure simili sfuse (spinaci, biete etc.)”. E intanto si sta percorrendo la filiera di distribuzione per rintracciare i lotti verosimilmente a rischio mandragora mentre i carabinieri, già nelle ore immediatamente successive all’accaduto hanno ritirato le verdure sfuse a scopo precauzionale da alcuni fruttivendoli e market alimentari di Pozzuoli e Quarto, in provincia di Napol

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