Due preti della chiesa di San Benedetto Abate di Modena, don Gianni Braglia e don Dariusz Mikoda, sono stati sospesi per aver gioco d’azzardo. Quando è arrivato il vicario generale, don Giuliano Guzzetti, per la sua prima messa, ha trovato la cancellata del cortile della chiesa chiusa con catene e lucchetto. I due preti si sono barricati in chiesa.
Modena, preti sospesi per gioco d’azzardo
Il mese scorso i due preti sono stati sospesi con l’accusa di gioco d’azzardo e per aver sperperato il denaro della Curia per futili spese. Don Gianni e don Dario (Dariusz) non hanno mai accettato il provvedimento e come risposta si sono barricati in Chiesa. I fedeli sono vicini ai due religiosi e cercano di sostenerli come possono.
Il furto di documenti
La settimana scorsa, ignoti avrebbero scassinato l’armadietto di don Dario per far sparire nel nulla documenti e fatture in esso contenuti. E proprio quel giorno, le telecamere di sicurezza erano spene a causa di una presunta avaria.
Il provvedimento messo in atto
Secondo alcuni quotidiani locali, il provvedimento nei loro confronti sarebbe stato preso a seguito di ingenti ammanchi al bilancio parrocchiale: sarebbe stata contestata una spesa di circa 80mila euro per la fibra ottica e i due religiosi, in base a quanto riportato da Il Resto del Carlino, sarebbero infatti sospettati di aver perduto somme di denaro considerevoli al gioco d’azzardo.
Accuse che i due avrebbero rispedito al mittente tramite il loro legale, ricordando il loro impegno a sostegno dei fedeli soprattutto durante la pandemia, declinato in molteplici forme. Un impegno confermato dal fatto che una parte non marginale dei parrocchiani sembrerebbero essersi schierati a loro favore. La Diocesi, però, non le ha mandate a dire.
La posizione della Chiesa
“Da alcuni anni la situazione della parrocchia era seguita dalla Diocesi, per diverse problematiche pastorali ed economiche: sono stati molti gli incontri con i due parroci e con alcuni gruppi di parrocchiani. Lo scorso 17 marzo don Gianni, parroco moderatore, ha rassegnato le sue dimissioni da rappresentante legale. Tale rappresentanza è subito passata a monsignor Giuliano Gazzetti, il quale ha avviato, di concerto con gli organismi diocesani, una verifica della situazione amministrativa della parrocchia, che si trovava in passivo di bilancio – la posizione della Chiesa di Modena – Nonantola, espressa in un comunicato – si erano aperti dialoghi più frequenti tra i due sacerdoti e la Diocesi, ad un certo punto mediati per loro iniziativa da un avvocato.
Riscontrata la non congruità di una parte della documentazione esibita dal suddetto legale, gli organismi diocesani preposti, ovvero il collegio dei consultori e il consiglio per gli affari economici, nella riunione congiunta del 22 luglio scorso hanno deliberato insieme al vescovo l’interruzione della mediazione stessa. Il 17 settembre scorso monsignor Gazzetti ha assunto anche le funzioni pastorali, contemporaneamente don Gianni e don Dario sono stati sospesi dal ministero di parroci, pur continuando ad essere sacerdoti e a percepire il contributo economico dal Sostentamento clero. Era stato loro chiesto di lasciare la canonica, proponendo altre soluzioni abitative: cosa che fino ad ora non hanno fatto”.