Stasera, 2 novembre 2022, andrà in onda in tv, su Canale 20 di Mediaset, Interstellar, scopriamo la trama, il cast e le curiosità. Il film è del noto regista di Christopher Nolan. Il regista della trilogia di Batman, Inception, Dunkirk e Tenet è riuscito in questi anni a conquistare gran parte del pubblico e fan che lo seguono con attenzione e interesse.
Stasera 2 novembre, Interstellar: la trama
In un futuro prossimo venturo, il pianeta Terra sta diventando un ambiente inabitabile per l’uomo. Un gruppo di scienziati appartenenti un tempo alla NASA, sfruttando un “wormhole” per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, organizza una serie di missioni spaziali alla ricerca di un pianeta abitabile. A tal scopo convince Cooper, un ex pilota di talento, a lasciare i propri figli per imbarcarsi in una missione che ha lo scopo di salvare l’umanità.
Il cast
- Matthew McConaughey: Joseph Cooper
- Anne Hathaway: Amelia Brand
- Jessica Chastain: Murphy “Murph” Cooper
- Michael Caine: Professor Brand
- John Lithgow: Donald
- Mackenzie Foy: Murphy “Murph” bambina
- Ellen Burstyn: Murphy Cooper anziana
- Casey Affleck: Tom Cooper
- Matt Damon: Dr. Mann
- Topher Grace: Getty
- Wes Bentley: Doyle
- David Gyasi: Romilly
- Timothée Chalamet: Tom Cooper adolescente
- William Devane: Membro del consiglio NASA
- Jeff Hephner: dottore
- Elyes Gabel: scienziato
- David Oyelowo: preside
Le curiosità
Una delle principali curiosità sul film riguarda gli effetti speciali che sono decisamente notevoli. Il team ha dovuto sviluppare nuove tecnologie per realizzarli. Per creare il buco nero, Kip Thorne collaborò con Paul J. Franklin e il suo team di effetti speciali alla Double Negative. Thorne diede il suo contributo fornendo materiale teorico ed equazioni affidabili al team, il quale creò dei nuovi software per CGI basati su queste equazioni per creare delle simulazioni digitali accurate di questi fenomeni. Inoltre alcuni fotogrammi singoli ebbero bisogno di addirittura 100 ore per essere indirizzati nuovamente. Il risultato, però, diede a Thorne delle nuove informazioni sull’effetto delle lenti gravitazionali e sui dischi di accrescimento dei buchi neri. Thorne pubblicò in seguito due saggi scientifici, uno di astrofisica e uno di computer graphics.