Arrivano nuove dichiarazioni da parte di Alessia Pifferi: dichiarazioni che arrivano dal carcere dove la donna è reclusa perché accusata di aver lasciato morire di stenti la propria figlia di un anno e mezzo. “Vorrei tanto tornare indietro, se si potesse. Soltanto per riavere con me mia figlia” sono le parole della donna in alcune dichiarazioni scritte e pubblicate in esclusiva dalla trasmissione Iceberg Lombardia di questa sera, 3 novembre, su Telelombardia.
Morte Diana, le dichiarazioni di Alessia Pifferi dal carcere
Alessia Pifferi afferma di essere l’unica a conoscere “il dolore, la sofferenza che ho nel cuore per questa situazione. Ogni volta che chiudo gli occhi spero che tutto questo sia solo un brutto sogno, e invece mi sveglio in carcere e mia figlia non c’è più” scrive la donna della cella del carcere di San Vittore. “Da che mia figlia non c’è più mi sento vuota e spenta, sia psicologicamente che nel cuore. Mia figlia mi manca da morire e il dolore è molto forte e intenso”.
La donna, poi, racconta di aver capito “che se non si lavorava non si mangiava”. Ecco perché ha iniziato a lavorare come donna delle pulizie, “baby sitter, assistevo un anziano anche come compagnia, pulizie in ospedale centro tumori, assistente alla poltrona“. In alcune occasioni anche “in nero, ma a me non importava, era per avere dei soldi in tasca per fare la spesa e per mantenermi e io ogni fine settimana o ogni fine mese ero molto felice“.
Alessia Pifferi, il commento del legale
Arriva il commento dell’avvocato di Alessia Pifferi, la la 37enne in carcere a Milano con l’accusa di aver fatto morire di stenti la figlia di 18 mesi. Il legale, nella trasmissione di Canale 5, torna a parlare della sua assistita e in particolare della chat dove la donna rispondeva “lo farai” a un 56enne che nell’ambito di una conversazione erotica le aveva chiesto, riferendosi alla piccola, “posso baciare anche lei?”.
“Questa chat è una traccia ma come facciamo a dire che questo stralcio voglia dire tutto quello che stiamo dicendo? Tutto è possibile ma dobbiamo capire prima il contesto e il legame con l’uomo” – interviene il legale della donna Luca D’Auria – “Alessia non ci ha mai detto che si prostituiva. So che segue la trasmissione dal carcere e magari ora ci sta sentendo, quindi chiedo ad Alessia di chiarirci questo punto”.