Come sta il campione Pelé? Le sue condizioni di salute stanno man mano peggiorando: non riesce più a parlare. Sono le ultime notizie che giungono dal SudAmerica. I familiari stanno correndo al suo capezzale.
Pelè, non riesce più a parlare
Come sta il campione brasiliano Pelé? Le sue condizioni di salute stanno man mano peggiorando: non riesce più a parlare. Sono le ultime notizie che giungono dal SudAmerica. I familiari stanno correndo al suo capezzale.
Ricoverato all’ospedale Albert Einstein di San Paolo da oltre tre settimane. Nonostante le rassicurazioni, le sue condizioni sono peggiorate. Nelle scorse ore i medici hanno parlato di condizioni difficilissime: pare che il brutto male sia progredito.
Peggiorano le condizioni di salute
Il cancro che ha colpito il fuoriclasse brasiliano, secondo il personale sanitario che lo segue, “sta progredendo”, con “disfunzioni a reni e cuore“. L’82enne “ha bisogno di maggiori cure” per trattare queste disfunzioni. Pelé era stato operato un anno fa per un tumore al colon. Nei giorni scorsi il quotidiano Folha di San Paolo aveva scritto che la leggenda del calcio non rispondeva alla chemioterapia.
La malattia di Pelè
Ha un cancro all’intestino Pelè. La leggenda brasiliana del calcio, secondo fonti brasiliane citate dal Daily Mirror, sarebbe stato trasferito in un reparto di cure palliative in ospedale per alleviare il dolore e non risponderebbe più alla chemioterapia.
Pelè, 82 anni, a fine novembre è stato ricoverato all’ospedale Albert Einstein di San Paolo, in Brasile, per “gonfiore generale” e “insufficienza cardiaca”. Giovedì si parlava di “condizioni stabili”, con la figlia Kely che aveva sottolineato come non ci fossero “motivi di allarme”.
Un rapporto di Folha de Sao Paulo di sabato 3 dicembre, aveva rivelato che Pelé non risponderebbe più al trattamento chemioterapico a cui è stato sottoposto dallo scorso settembre per curare il suo male. Inoltre, è stato riferito che ora è in cure palliative e non sarà sottoposto a test o trattamenti invasivi. Le cure palliative sono riservate per i pazienti con malattie o condizioni potenzialmente letali.