Cronaca

Non solo contanti e ricette mediche, nel portafogli di Matteo Messina Denaro c’era la foto del nipote morto in un incidente

All’interno del portafogli di Matteo Messina Denaro, ex latitante e boss trapanese, oltre a contanti e ricette mediche è stata trovata anche una foto del nipote Gaspare Allegra, morto nel marzo del 2021 a causa di un incidente: il giovane, figlio della sorella Giovanna, perse la vita durante un’escursione sul lago di Como.

Matteo Messina Denaro, nel portafogli la foto del nipote morto

Gli investigatori hanno trovato, all’interno di uno dei tre covi, il portafogli del boss e al suo interno, oltre a contanti e ricette mediche, c’era anche una foto. L’immagine ritraeva suo nipote Gaspare, figlio della sorella Giovanna e di suo cognato Rosario. Il 37enne perse la vita nel marzo del 2021 durante un’escursione sul monte Grisone. Il giovane per poter mantenere la carriera di avvocato aveva lasciato la Sicilia: dove sentiva il peso della parentela con il boss. L’ex latitante però sembra non averlo dimenticato.

Chi era Gaspare Allegra

Gaspare collaborava come penalista con l’avvocato Giovanni Bosco ad Abbiategrasso. Come precedentemente dichiarato, aveva lasciato Castelvetrano per trasferirsi nel Milanese e continuare la sua carriera, lasciando lo zio Matteo e la mamma Giovanna proprio in Sicilia. Purtroppo il peso di essere il nipote del boss lo aveva accompagnato anche in Lombardia dove fu coinvolto nell’operazione antimafia “Anno Zero” riguardanti scommesse illegali online, estorsioni e danneggiamenti nell’aprile 2018.

La stessa operazione che vide in manette il padre. Saro Allegra era “in possesso di canali di comunicazione con Matteo Messina Denaro. Canali che, nonostante le lunghe e complesse attività investigative espletate nel corso degli ultimi anni, sono allo stato ancora ignoti”. Per queste ragioni fu ristretto nel carcere di Terni al 41bis dove poi ha perso la vita nel giugno del 2019 a causa di un aneurisma cerebrale.

L’operazione “Anno Zero” del 2018

“È stato coinvolto nell’inchiesta perché nipote di Matteo Messina Denaro”, ne era certo l’avvocato Bosco con il giovane collaborava, “era una bravissima persona, un valido professionista destinato a una brillante carriera, gli volevano tutti bene. Era andato lontano di casa proprio per scappare dal peso delle parentele”.

Il decesso

In quella tragica domenica di marzo, il 37enne era in gita con il fratello Francesco quando è scivolato in un canalone di neve ghiacciata. Aveva battuto la testa contro una roccia, precipitando per 350 metri e morendo sul colpo.

L’autopsia aveva poi confermato la morte accidentale. Il corpo senza vita fu riportato a Castelvetrano dove però non ci fu nessun funerale. Il questore di Trapani Salvatore La Rosa, infatti, lo aveva vietato per motivi di ordine e sicurezza pubblica, sempre per l’ambiente malavitoso di cui era parente e da cui aveva tanto voluto allontanarsi.

Matteo Messina Denaro