Squid Game, The Challenge: arriva il primo reality ufficiale di Netflix tratto dalla famosa serie tv, ma i concorrenti finiscono in ospedale. Ebbene sì, sembrerebbe che i partecipanti stiano vivendo condizioni “disumane” durante le riprese.
Squid Game The Challenge: concorrenti in ospedale
Qualche giorno fa, ha fatto il giro del web, la notizia che tanti partecipanti a Squid Game: The Challenge, le cui riprese sono in corso nel Regno Unito, hanno avuto bisogno di assistenza medica. Netflix ha categoricamente smentito che i concorrenti abbiano sostenuto ferite gravi, ma oggi arrivano nuove indiscrezioni su quanto accaduto durante le riprese del reality show. Il tutto è avvenuto grazie a un lungo reportage di Variety, che ha parlato con tre concorrenti, che sono rimasti anonimi.
Le parole dei tre concorrenti
I tre concorrenti anonimi hanno testimoniato che la situazione sul set della prima prova, Luce Rossa, Luce Verde, era critica, accusando non solo la casa di produzione Studio Lambert and The Garden di impreparazione e disorganizzazione, ma anche Netflix di aver scaricato tutte le responsabilità sulla produzione.I tre “testimoni” hanno spiegato di essere stati svegliati alle ore 3.30 del mattino e portati nell’enorme hangar della Royal Air Force insieme agli oltre 450 partecipanti.
Avevano avuto l’indicazione di non parlare tra di loro. Tutti erano ricoperti da cappotti, indumenti termici, scaldamani e scaldapiedi, hanno pranzato, e per poi togliersi i cappotti e aprire le giacche (per far vedere i loro numeri e il sangue finto in caso di eliminazione) proprio quando il “gioco è iniziato. Le riprese sarebbero dovute durare un paio d’ore, con qualche pausa di pochi minuti, invece sembra che si siano protratte per oltre sette ore con pose da 10 a 15 minuti ciascuna (e una di oltre 26 minuti).