Economia

Milleproroghe, ricetta medica in formato elettronico: cosa cambia

Ricetta medica in formato elettronico: ma cosa cambia dopo l’approvazione del decreto Milleproroghe? La legge ha ricevuto il via libera dalla Camera lo scorso 23 febbraio. A Montecitorio il testo ha ricevuto 142 voti a favore, 90 contrari e quattro astenuti. Tra i tanti argomenti c’è anche quello dell’utilizzo della ricetta medica. Vediamo insieme come cambiano le cose.

Ricetta medica elettronica, cosa cambia dopo il decreto Milleproroghe?

Come anticipato, nel decreto ora convertito in legge si tratta anche l’argomento sull’utilizzo della ricetta elettronica, introdotta dal governo nel marzo del 2020 per limitare gli spostamenti durante la pandemia.

In pratica, la misura introdotta consentiva ai medici di inviare la ricetta in formato elettronico ai pazienti, per svolgere esami specialistici o prescrivere farmaci da acquistare in farmacia. Ricevere questa ricetta direttamente sull’email ha semplificato la vita di molti italiani. Già prima nell’ultimo decreto Milleproroghe, in vigore il 29 dicembre 2022, prevedeva il prolungamento fino alla fine del 2023. Ora cosa cambia?

Il prolungamento fino a fine 2024

Nella legge approvata qualche giorno fa, è previsto il prolungamento di un altro anno, ossia il 31 dicembre 2024. A rallegrarsi sono anche i farmacisti.

“La ricetta elettronica ha impresso una notevole accelerazione al processo di digitalizzazione della dispensazione del farmaco. La scelta di prorogarne l’utilizzo fino a tutto il 2024 non può che vederci, dunque, pienamente favorevoli – ha commentato soddisfatto Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani – se tutto questo è stato possibile lo si deve alla professionalità dei farmacisti che, con grande prontezza e capacità di adattamento anche sul fronte delle dotazioni tecnologiche, hanno reso possibile un cambiamento che scontata non era: la trasformazione di una e-mail o di un sms in una prestazione sanitaria

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