In autunno saranno somministrati vaccini anti-Covid ai pazienti fragili e agli anziani. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, sottolineando che l’Italia ha in dotazione “una scorta di vaccini anche superiore alle nostre necessità. Dopo tre anni di sofferenze, la pandemia ce la siamo lasciata alle spalle e i dati che abbiamo sono molto rassicuranti”.
Un futuro vaccino Mrma in grado di debellare tumori e infarti rappresenta “un’ottima notizia per i tanti malati oncologici e per le persone affette da malattie cardiovascolari. Credo che siamo a una svolta, ci vorrà ancora del tempo ma è fondamentale ribadire l’importanza della ricerca“, “La speranza – ha concluso Schillaci – è avere vaccini efficaci per combattere il cancro, che rimane un big killer. L’auspicio è che questi vaccini siano per tutti”.
Covid, per Schillaci la pandemia è alle spalle, nessun problema scorte
Per quanto riguarda le facoltà di Medicina, Schillaci ha dichiarato che “ci sarà un allargamento del numero programmato a Medicina ma non un superamento del numero chiuso. Già da quest’anno il numero di iscrivibili aumenterà del 20-30%”. Verrà aumentato il numero degli iscritti a Medicina ma i risultati si vedranno tra 6-8 anni”. Quindi per Schillaci bisogna “agire per far tornare i medici nel pubblico rendendo più attrattivo il Sistema sanitario nazionale. Sugli infermieri stiamo cercando soluzioni”.
Tra le priorità indicate da Schillaci, c’è anche quella di “cercare di aumentare i salari degli operatori sanitari e abbiamo dato un primo segnale ai medici d’urgenza che sono in prima linea. Inoltre, bisogna avere un minor carico burocratico e avere una maggiore sicurezza negli ospedali e siano intervenuti inasprendo le pene per le aggressioni.
Schillaci ha poi affrontato il tema della medicina difensiva, ”Secondo il ministro la medicina difensiva “porta ad aumentare la richiesta di esami e visite con un atteggiamento dei sanitari sbagliato, perchè contribuisce molto ad allungare le liste di attesa. È giusto fare esami quando servono ma bisogna evitare esami inutili. Quindi questo non è tanto un provvedimento per i medici ma soprattutto per i pazienti, perchè tutti possano fare subito gli esami necessari, soprattutto i pazienti oncologici”.