In Liguria e non solo le spiagge si colorano di blu. Anche in Campania, Sicilia e Sardegna, i litorali sono stati invasi da migliaia di Velella velella. Un fenomeno che non è passato inosservato a bagnanti e curiosi. Si tratta di un bloom, ovvero un fenomeno stagionale legato all’esplosione di alcune popolazioni, in questo caso di un animale coloniale del gruppo degli idrozoi.
In Italia le spiagge diventano blu: cosa succede e perché
La Velella velella, detta anche barchetta di San Pietro o di San Giovanni, è una colonia di idrozoi della famiglia Porpitidae. Spesso viene ritrovata in tutti gli oceani, sulle rive o al massimo a 1-2 cm di profondità nell’acqua, con una preferenza per le acque calde o temperate.
Come gli altri cnidari (celenterati), Velella velella è un animale carnivoro. Cattura la sua preda, generalmente plancton, tramite i tentacoli che contengono delle tossine. Queste tossine, pur essendo efficaci contro la preda, sono innocue per gli esseri umani, poiché non riescono a penetrare nella pelle e non causano nessuna reazione alla cute dell’uomo. Ciò detto, è comunque preferibile evitare di toccarsi gli occhi dopo aver preso in mano un Velella velella.
A forma di dischetto ovale, diametro di 4-7 cm, sormontato da una cresta verticale che sembra una vela di un minuscolo scafo, da cui appunto il nome “velella“. Al di sotto della vela verticale, composta dalla forma medusoide, sono presenti vari zoidi che svolgono diverse funzioni: gastrozoidi con funzioni nutritizie, dattilozoidi con funzioni difensive e gonozoidi con funzioni riproduttive