Ok alla conversione in legge del cosiddetto decreto Bollette. L’aula del Senato l’ha approvato votando la fiducia al governo con 99 voti favorevoli, 54 contrari e 2 astensioni. Approvato alla Camera lo scorso 18 maggio, anche allora il governo pose la questione di fiducia. Il provvedimento introduce norme per il sostegno a famiglie e imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale e in materia di salute e adempimenti fiscali.
Approvato il decreto Bollette: ecco cosa prevede
Il decreto introduce il bonus sociale per l’elettricità e il gas anche per il secondo semestre del 2023. Il bonus viene riconosciuto ai nuclei economicamente svantaggiati e ai cittadini in gravi condizioni di salute. Inoltre, il settore del gas potrà continuare a usufruire dell’Iva al 5% anziché al 10% (stesso discorso per il teleriscaldamento). Sempre per quanto concerne il gas, è stato prorogato l’azzeramento degli oneri di sistema relativamente al periodo aprile-maggio-giugno.
Le misure fiscali
In termini fiscali, la novità più importante è rappresentata dalla proroga del credito di imposta nel secondo trimestre del 2023. L’agevolazione è rivolta alle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas e viene riconosciuta se il prezzo della componente energetica, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre dell’anno al netto delle imposte, abbia registrato un aumento superiore al 30% rispetto al prezzo del primo trimestre del 2019.
La sanità
Sarà introdotta una scontistica sul payback per le aziende produttrici di dispositivi medici all’indennità per gli specializzandi. Altre misure serviranno a tamponare la carenza di personale sanitario. Il decreto consente la libera professione per il personale infermieristico e altri operatori sanitari impiegati nel Ssn e dà l’ok fino a tutto il 2025 all’esercizio temporaneo di attività lavorativa in deroga al riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie conseguite all’estero.