Cronaca

Palermo, assolto resta agli arresti domiciliari per due anni: l’avvocato è morto

Ha del paradossale la storia che arriva da Giardinello, provincia di Palermo, dove un uomo è rimasto agli arresti domiciliari anche se assolto per due anni. Il motivo? La morte del suo avvocato. Il protagonista della vicenda aveva 47 anni quando venne fermato con l’accusa di stalking: il processo, però, si è concluso con l’assoluzione in primo grado il 19 maggio 2021, poi confermata a ottobre dello stesso anno. Per l’uomo, dichiarato incapace di intendere e volere, viene disposto il ricovero in una struttura assistita, in cui però non verrà mai trasferito

Palermo, assolto resta agli arresti domiciliari per due anni perché l’avvocato è morto

Il 49enne è rimasto agli arresti domiciliari: il suo avvocato, infatti, era morto e nessuno gli era succeduto. Sono stati i carabinieri ad aiutare il malcapitato che vive in campagna in condizioni disagiate. I militari, infatti, hanno provveduto a richiedere la nomina di un nuovo avvocato.

I nuovi legali hanno ottenuto la revoca dei domiciliari e preannunciano di fare causa al ministero della Giustizia per l’ingiusta detenzione subita dall’ex imputato, dimenticato dallo stesso Stato. Queste le loro parole:

Ci siamo attivati per aiutare questa persona, dopo aver cercato di comprendere per quale titolo si trovasse sottoposto ancora sottoposto alla misura dei domiciliari. Si tratta di una vicenda umana che evidenzia quanto sia importante il ruolo del difensore nel processo. Abbiamo ricostruito l’iter della posizione giuridica del soggetto con la collaborazione delle cancellerie e il pm ha immediatamente disposto la scarcerazione perché non vi era più alcun titolo che potesse giustificare il regime coercitivo al quale era sottoposto”.

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