Cronaca

Gli ultimi messaggi di Giulia Tramontano: “Mi ha rovinato la vita, a lavoro rubava”

Sono emersi altri dettagli dietro l’omicidio avvenuto a Milano lo scorso sabato: Giulia Tramontano avrebbe scritto gli ultimi messaggi, proprio poco prima di essere uccisa dal compagno, ad un’amica. Le avrebbe raccontato, in un vocale, la storia che aveva da ormai un anno e di come le aveva rovinato la vita.

Giulia Tramontano, gli ultimi messaggi ad un’amica

In un messaggio audio inviato ad un’amica, la giovane aveva confessato di come il fidanzato Alessandro le aveva roviato la vita. Mentre A., la ragazza “amante” italo-inglese rimasta incinta del barman, le ha raccontato che era soprannominato “Il lurito” in quanto rubava proprio sul luogo di lavoro: “Uno di quelli di cui non ci si può fidare”, era il senso. Un «arrogantello» che una volta era stato anche sospeso dal lavoro per aver rubato l’incasso dalla cassa. Lui invece nell’interrogatorio di ieri ha raccontato come ha ucciso la sua fidanzata: “Dopo che io ho mangiato una piadina, Giulia è andata in cucina per prepararsi la cena ed ha iniziato a tagliare dei pomodori. Io ero in sala. A quel punto Giulia ha riaperto la discussione dicendomi che la vita per lei era diventata pesante e non riusciva più a vivere”.

L’omicidio e la confessione

Giulia ha cercato di difendersi muovendosi e divincolandosi ma in maniera debole. (…) Non ha urlato”, a quel punto lui l’ha colpita al collo. “Le ho dato due coltellate alla gola. Ha tentato di divincolarsi, ma non riusciva, lo faceva in modo debole. Non ha nemmeno urlato. A quel punto erano le 20.30, era a terra ho pensato: Come mi libero del corpo? E così l’ho portata in bagno e le ho dato fuoco nella vasca”. Non riuscendoci, ha gettato il corpo tra le sterpaglie a ridosso dei box di una palazzina vicino casa.

La premeditazione e la crudeltà

Il gip ha deciso di disporre il carcere con le sole accuse di omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale. Non riconosciute invece le aggravanti di premeditazione e crudeltà.

La testimonianza dell’amica

Nella testimonianza di un’amica della vittima emergono nuovi particolari sull’assassino: “Ha due facce, due vite, due versioni di sé. È un bugiardo”. L’amica dice che Impagnatiello in più occasioni avrebbe detto a Tramontano “scuse sostenendo che si trovava in un posto invece era in un altro”. Giulia aveva raccontato all’amica anche che il compagno “era visto male anche sul lavoro. I colleghi le avevano confidato che in passato era stato sospeso per aver rubato dei soldi”.

Tramontano avrebbe mandato un messaggio vocale all’amica dopo l’incontro con la seconda fidanzata del compagno: “Era scioccata. Aveva scoperto tutto: che lui aveva una relazione con un’altra da circa un anno. Che si vedevano a casa loro quando lei non c’era”. La scusa era di una “bonifica” dell’appartamento.

Dopo l’incontro con la collega lui scrive a lei che la ama. La risposta di Giulia: “Ti amo… wow. Sono curiosa di sapere cosa ti inventerai ora. Che gran pezzo di merda che non sei altro. Quella è casa mia e tu non ci devi far entrare nessuno. Hai capito? Quanto fai schifo alla razza umana”.

I messaggi proseguono: “Hai fallito nella vita. Due figli con due madri diverse. Che tu possa affogare nella merda che ti crei da solo. Sto tornando a casa. Fatti trovare“. La ragazza telefona anche a un’altra amica. Preannunciandole che tornerà al Sud dove però non è riuscita mai ad arrivare.

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