Almanacco

Chi è Gioacchino Rossini? Percorriamo insieme i fasti del celeberrimo compositore italiano

Gioachino Rossini (o Gioacchino, al battesimo Giovacchino Antonio Rossini) nato a Pesaro il 29 febbraio del 1792 e morto a Passy il del 13 novembre del 1868, è stato un compositore italiano.

Gioacchino Rossini, tutto quello che c’è da sapere sul celeberrimo compositore italiano

Compositore grande, grandissimo, addirittura immenso e che è tutto nostro. Un artista dal carattere peculiare che ha saputo imporre al suo tempo il nome dell’Italia in tutto il mondo civilizzato e che ancora oggi è sinonimo di italianità: il suo nome rappresenta una delle ragioni per essere fieri di appartenere al Bel Paese.

Gioacchino Rossini nasce a Pesaro il 29 febbraio 1792, figlio di un suonatore d’orchestra e di una cantante d’opera attivi nei teatri di provincia italiani. Di talento musicale precocissimo, è allievo del Mattei al Conservatorio di Bologna dove studia in particolare le opere di Cimarosa, Haydn e Mozart.

A vent’anni già scrive “opere buffe” e “opere serie” per vari teatri italiani, mostrando sorprendente freschezza e vitalità.

La sovversione dei luoghi comuni operistici

Gioachino_Rossini

A quel tempo la suddivisione fra questi due generi era molto rigida: l’Opera seria cosiste sempre in tre atti (con molte arie) che escludono le scene allegre e divertenti mentre, com’è intuibile, l’Opera buffa è in buona sostanza una commedia musicale spesso basata sulla “Commedia dell’arte”.

Inoltre l’Opera seria si distingue anche per avere uno schema fisso della situazione e dei ruoli dal fatto di essere contrassegnata dal “lieto fine”, cioè dalla conciliazione dei contrasti e delle contraddizioni alla fine dell’opera. Rossini nella sua carriera contribuirà grandemente a sovvertire molti di questi luoghi comuni operistici.

Dopo i successi di “Tancredi” e de “L’italiana in Algeri”

Dopo il successo di “Tancredi” e de “L’italiana in Algeri” comincia un’ascesa inarrestabile. Diviene popolarissimo grazie all’irresistibile vivacità dei suoi ritmi, alla bellezza delle melodie e all’irrefrenabile vena e vigore teatrale che circolano nelle sue composizioni.

Dal 1816 al 1822 Barbaja, potente e accorto impresario del Teatro San Carlo di Napoli, lo scrittura per infondere nuovo vigore al mondo operistico napoletano in declino. Disponendo di un teatro tutto suo, di una buona orchestra e di grandi cantanti, Rossini matura come drammaturgo e amplia i propri mezzi musicali che culminano con l’opera “Semiramide”, l’ultima del suo periodo italiano. A Napoli Rossini pone le basi della sua fortuna finanziaria e sposa il contralto Isabella Colbran, spagnola, che con il suo grande talento vocale, contribuisce al successo delle sue opere.

Le grandi opere

Gioachino_Rossini

Tra le sue più celebri opere ricordiamo anche: La gazza ladra, La Cenerentola, Il barbiere di Siviglia.

Dopo un soggiorno a Vienna e Londra, dove vengono allestiti due festival delle sue opere, nel 1824 Rossini si reca a Parigi come direttore del Théâtre Italien. Qui fa rappresentare le sue opere migliori revisionandole per adattarle ai gusti della società parigina, poi con il “William Tell” (Guglielmo Tell) affronta un nuovo soggetto romantico: con questa opera riesce a fondere gli elementi dello stile italiano e francese aprendo la strada al “grand-opera”, tipo di spettacolo dal soggetto storico, ricco di effetti scenici, balletti e masse corali.

L’apice del successo

Ormai al culmine della celebrità internazionale Rossini chiude tuttavia la sua attività operistica, forse per motivi di salute o forse per stanchezza creativa, dopo anni di intensa attività compositiva, ma anche per la raggiunta sicurezza finanziaria. Resta ancora a Parigi curando i propri affari, seguendo gli allestimenti dei compositori contemporanei e concedendosi numerosi viaggi.

Nel 1836 fa ritorno a Bologna in uno stato di grande abbattimento fisico e psichico poi si sposta a Firenze. Rientrato a Parigi nel 1855 riprende a comporre brevi pezzi da camera.

Muore a Passy il 13 novembre 1868.

Vent’anni dopo la sua salma viene traslata nella chiesa di Santa Croce a Firenze, accanto a quella degli altri grandi Italiani.

Molti sono i meriti e le strade aperte da questo eccezionale compositore italiano. Ha saputo rendere brillante e imprevedibile l’orchestra, ravvivando i colori strumentali e accentuando le dinamiche con il celebre uso del crescendo (poi denominato appunto “crescendo rossiniano”), e del concertato finale. Rossini ha inoltre regolato il cosiddetto “bel canto”, sino ad allora lasciato al gusto degli interpreti, e imposto alle voci un inedito virtuosismo. L’espressione musicale acquista così un effetto fortemente teatrale, dall’impatto quasi fisico, che è storicamente unico e innovativo.

Onorificenze

Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite (classe di pace) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell’Ordine Pour le Mérite (classe di pace)
— 1842
Cavaliere di IV classe dell'Ordine di Medjidié - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di IV classe dell’Ordine di Medjidié
«Composizione della Marcia per il Sultano.»
— 1855 [21]
Grand'Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria Grand’Ufficiale dell’Ordine della Legion d’Onore (Francia)
Cavaliere dell'Ordine Imperiale di Nostra Signora di Guadalupe (Impero messicano) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell’Ordine Imperiale di Nostra Signora di Guadalupe (Impero messicano)

Composizioni

Opere liriche

Tra parentesi luogo e data della prima rappresentazione

  • Demetrio e Polibio (composta dall’autore tra il 1806 e il 1808 ma rappresentata al Teatro Valle, Roma, il 18 maggio 1812)
  • La cambiale di matrimonio (Teatro San Moisè, Venezia, 3 novembre 1810, sua prima opera rappresentata)
  • L’equivoco stravagante (Teatro del Corso, Bologna, 26 ottobre 1811)
  • L’inganno felice (Teatro San Moisè, Venezia 8 gennaio 1812)
  • Ciro in Babilonia, o sia La caduta di Baldassare (Teatro comunale, Ferrara, 14 marzo 1812)
  • La scala di seta (Teatro San Moisè, Venezia, 9 maggio 1812)
  • La pietra del paragone (Teatro alla Scala, Milano, 26 settembre 1812)
  • L’occasione fa il ladro, ossia Il cambio della valigia (Teatro San Moisè, Venezia, 24 novembre 1812)
  • Il signor Bruschino, ossia Il figlio per azzardo (Teatro San Moisè, Venezia, 27 gennaio 1813)
  • Tancredi (Gran Teatro La Fenice, Venezia, 6 febbraio 1813)
  • L’Italiana in Algeri (Teatro San Benedetto, Venezia, 22 maggio 1813)
  • Aureliano in Palmira (Teatro alla Scala, Milano, 26 dicembre 1813)
  • Il Turco in Italia (Teatro alla Scala, Milano, 14 agosto 1814)
  • Sigismondo (Teatro La Fenice, Venezia, 26 dicembre 1814)
  • Elisabetta, Regina d’Inghilterra (Teatro di San Carlo, Napoli, 4 ottobre 1815)
  • Torvaldo e Dorliska (Teatro Valle, Roma 26 dicembre 1815)
  • Il barbiere di Siviglia (Teatro Argentina, Roma, 20 febbraio 1816, col titolo Almaviva, o sia l’inutile precauzione)
  • La gazzetta (Teatro dei Fiorentini, Napoli, 26 settembre 1816)
  • Otello, ossia Il moro di Venezia (Teatro del Fondo, Napoli, 4 dicembre 1816)
  • La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo (Teatro Valle, Roma, 25 gennaio 1817)
  • La gazza ladra (Teatro alla Scala, Milano, 31 maggio 1817)
  • Armida (Teatro San Carlo, Napoli, 9 novembre 1817)
  • Adelaide di Borgogna (Teatro Argentina, Roma, 27 dicembre 1817)
  • Mosè in Egitto (Teatro San Carlo, Napoli, 5 marzo 1818)
  • Adina (Teatro Reale São Carlos, Lisbona, 22 giugno 1826, composta nel 1818)
  • Ricciardo e Zoraide (Teatro San Carlo, Napoli, 3 dicembre 1818)
  • Ermione (Teatro San Carlo, Napoli, 27 marzo 1819)
  • Eduardo e Cristina (Teatro San Benedetto, Venezia, 24 aprile 1819)
  • La donna del lago (Teatro San Carlo, Napoli, 24 ottobre 1819)
  • Bianca e Falliero, o sia Il consiglio dei Tre (Teatro alla Scala, Milano, 26 dicembre 1819)
  • Maometto secondo (Teatro San Carlo, Napoli, 3 dicembre 1820)
  • Matilde di Shabran, o sia Bellezza e cuor di ferro (Teatro Apollo, Roma, 24 febbraio 1821)
  • Zelmira (Teatro San Carlo, Napoli, 16 febbraio 1822)
  • Semiramide (Teatro La Fenice, Venezia, 3 febbraio 1823)
  • Ugo, Re d’Italia (progettata a Londra nel 1824, forse ne compose un atto – perduta)
  • Il viaggio a Reims, ossia L’albergo del giglio d’oro (Théâtre des Italiens, Parigi, 19 giugno 1825)
  • Ivanhoé (Teatro dell’Odéon, Parigi 15 settembre 1826, centone)
  • Le siège de Corinthe, rifacimento di Maometto secondo (Académie Royale de Musique (Opéra), Parigi, 9 ottobre 1826)
  • Moïse et Pharaon, ou Le passage de la Mer Rouge, rifacimento di Mosè in Egitto (Académie Royale de Musique (Opéra), Parigi, 26 marzo 1827)
  • Le Comte Ory (Académie Royale de Musique (Opéra), Parigi, 20 agosto 1828)
  • Guillaume Tell (Académie Royale de Musique (Opéra), Parigi, 3 agosto 1829)
  • Robert Bruce, centone con musiche di Rossini sulla figura di Roberto I di Scozia (Académie Royale de Musique (Opéra), Parigi 3 dicembre 1846)

Musiche di scena

https://www.youtube.com/watch?v=zISELZl9LYE

  • Edipo a Colono, 1817: musiche per basso, coro maschile e orchestra per l’Edipo a Colono di Sofocle nella traduzione fattane da Giambattista Giusti

Cantate

  • Il pianto d’Armonia sulla morte di Orfeo (1808)
  • La morte di Didone (forse 1811 eseguita nel 1818)
  • Dalle quiete e pallid’ombre (1812)
  • Egle ed Irene (1814) conosciuta anche come Non posso, oh Dio, resistere
  • L’Aurora (1815)
  • Pel faustissimo giorno natalizio di Sua Maestà il Re Ferdinando IV, nostro augusto sovrano (detta anche Giunone, prima esecuzione 1816)
  • Le nozze di Teti, e di Peleo (prima esecuzione 1816)
  • Omaggio umiliato a Sua Maestà dagli artisti del Real Teatro S. Carlo, in occasione di essere per la prima volta la M.S. intervenuta in detto Real Teatro dopo la sua felicissima guarigione (prima esecuzione 1819)
  • Cantata da eseguirsi la sera del dì 9 maggio 1819 in occasione che Sua Maestà Cesarea Reale ed Apostolica Francesco Imperatore d’Austria ec. ec. ec. onora per la prima volta di sua augusta presenza il Teatro (prima esecuzione 1819)
  • La riconoscenza (prima esecuzione 1821)
  • La Santa Alleanza (Arena di Verona, 24 novembre 1822 – Musica perduta)
  • Il vero omaggio (Teatro Filarmonico di Verona, 3 dicembre 1822)
  • Omaggio pastorale (1823)
  • Il pianto delle Muse in morte di Lord Byron (1824)
  • Cantata per il battesimo del figlio del banchiere Aguado (1827)
  • Giovanna D’Arco (1832)
  • Cantata in onore del Sommo Pontefice Pio Nono (composta 1846, prima esecuzione 01/01/1847)

Inni e cori

  • Inno dell’Indipendenza: (“Sorgi, Italia, venuta è già l’ora”) (1815)
  • De l’Italie et de la France (1825)
  • Coro in onore del Marchese Sampieri (1830)
  • Coro per il terzo centenario della nascita del Tasso (“Santo Genio de l’itala terra”) (1844)
  • Grido di esultazione riconoscente al Sommo Pontefice Pio IX (“Su fratelli, letizia si canti”) (1846)
  • Coro delle Guardia Civica di Bologna (“Segna Iddio né suoi confini”) (1848)
  • Inno alla Pace (“È foriera la Pace ai mortali”) (1850)
  • Hymne à Napoléon III et à son Vaillant Peuple (“Dieu tout puissant”) (1867)

Musica sacra

  • Messa (Bologna 1808)
  • Messa (Ravenna 1808)
  • Messa (Rimini 1809) (di dubbia autenticità)
  • Messa (Lugo primi anni dell’Ottocento)
  • Laudamus
  • Quoniam (1813)
  • Miserere
  • Messa di Gloria, Napoli 1820
  • Preghiera (“Deh tu pietoso cielo”) (probabilmente 1820)
  • Tantum ergo (1824)
  • Stabat Mater (1831/41)
  • Trois chœures religieux: La Foi, L’Espérance, La Charité (1844)
  • Tantum ergo (1847)
  • O salutaris hostia (1857)
  • Laus Deo (1861)
  • Petite messe solennelle (1863)
  • Dixit Dominus dubbia autenticità.

Musica vocale

  • Se il vuol la molinara (1801)
  • Dolce aurette che spirate (1810)
  • La mia pace io già perdei (1812)
  • Qual voce, quai note (1813)
  • Alla voce della gloria (1813)
  • Amore mi assisti
  • Pezzi per il Quinto Fabio (1817)
  • Il Trovatore (“Chi m’ascolta il canto usato”) (probabilmente 1818)
  • Il Carnevale di Venezia (“Siamo ciechi, siamo nati”) (1821)
  • Beltà crudele (“Amori scendete propizi al mio cuore”) (1821)
  • Canzonetta spagnuola (“En medio a mis colores” o “Piangea un dì pensando”) (1821)
  • Infelice ch’io son (1821)
  • Addio ai viennesi (“Da voi parto, amate sponde”) (1822)
  • Dall’oriente l’astro del giorno (1824)
  • Ridiamo, cantiamo che tutto sen va (1824)
  • In giorno sì bello
  • Tre quartetti da camera
  • Les adieux à Rome (“Rome pour la dernière fois”)
  • Orage et beau temps (“Sur le flots incostants”) (1829-30)
  • La passeggiata (Anacreontica) (“Or che di fior adorno”) (1831)
  • La dichiarazione (“Ch’io mai vi possa lasciar d’amare”) (probabilmente 1834)
  • Soirées musicales Collezione di 8 ariette e 4 duetti. (1830-1835)
  • Deux nocturnes (1835 circa)
  • Nizza (“Nizza, je puis sans peine”) (1836 circa)
  • L’ame délaissée (“Mon bien aimé”) (probabilmente 1844)
  • Inno popolare a Pio IX (1846)
  • Francesca da Rimini (“Farò come colui che piange e dice”) (1848)
  • La separazione (“Muto rimase il labbro”) (probabilmente 1857)
  • Deux nouvelles compositions (circa 1861)

Musica strumentale

  • Sei sonate a quattro (1804)
  • Duetti per corno
  • Sinfonia in Re maggiore (1808)
  • Sinfonia in Mi bemolle maggiore (1809)
  • Variazioni in Fa maggiore a più strumenti obbligati (1809)
  • Variazioni in Do maggiore per clarinetto obbligato e orchestra (1809)
  • Andante e tema con variazioni per clarinetto (probabilmente 1812)
  • Andante e tema con variazioni per arpa e violino (probabilmente 1815-22)
  • Passo doppio per banda militare (1822)
  • Valzer in Mi bemolle maggiore (1823)
  • Serenata (1823)
  • Duetto per violoncello e contrabbasso (1824)
  • Rendez-vous de chasse (1828)
  • Fantasia per clarinetto e pianoforte (1829)
  • Mariage de S.A.R. le Duc d’Orléans; Trois marches militaires (1837)
  • Scherzo per pianoforte, in la minore (1843 e 1850)
  • Tema originale di Rossini variato per violino da Giovacchino Giovacchini (1845)
  • Marcia (pas-redoublé) (1852)
  • Thème de Rossini suivi de deux variations et coda par Moscheles Pere (1860)
  • La Corona d’Italia (1868)

Péchés de vieillesse

I cosiddetti Péchés de vieillesse sono costituiti da una raccolta di vari pezzi distribuiti in 14 volumi:

  • Volume I – Album italiano
  • Volume II – Album français
  • Volume III – Morceaux réservés
  • Volume IV – Quatre hors-d’œuvre et quatre mendiants
  • Volume V – Album pour les enfants adolescents
  • Volume VI – Album pour les enfants dégourdis
  • Volume VII – Album de chaumière
  • Volume VIII – Album de château
  • Volume IX – Album pour piano, violon, violoncelle, harmonium et cor
  • Volume X – Miscellanées pour piano
  • Volume XI – Miscellanées de musique vocale
  • Volume XII – Quelques riens pour album
  • Volume XIII – Musique anodine
  • Volume XIV – Altri péchés de vieillesse

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio