Alessandro Impagnatiello voleva mettersi in proprio aprendo un locale insieme al fratello Omar Paolo ma l’avventura è andata male. La rinuncia risale all’estate scorsa. Alla fine del 2018, infatti, il barman assassino e il fratello maggione avevano depositato dal notaio l’atto costitutivo di una società chiamata “Linea s.n.c. dei F.lli Impagnatiello di Impagnatiello Omar e Alessandro” con sede legale a Milano in via Edolo.
Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello voleva aprire un locale con il fratello
Il barman dell’Armani Bamboo di Milano, ora ristretto in carcere per aver ucciso a coltellate la compagna Giulia Tramontano incinta al settimo mese, aveva anche tentato di mettersi in proprio aprendo un locale insieme al fratello maggiore. L’avventura però non è andata come si aspettava e l’estate scorsa aveva dovuto rinunciarvi. Alla fine del 2018, infatti, il barman assassino e il fratello maggione avevano depositato dal notaio l’atto costitutivo di una società chiamata “Linea s.n.c. dei F.lli Impagnatiello di Impagnatiello Omar e Alessandro” con sede legale a Milano in via Edolo.
La società Linea s.n.c. dei fratelli Omar e Alessandro
La società avrebbe dovuto acquisire la gestione di locali di ritrovo e di ristorazione in genere e in particolare bar, caffetteria, paninoteche, tavole calde e fredde con la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande in generale, compresi alcolici e superalcolici.
Nel 2019 i fratelli hanno iniziato a guardarsi in giro alla ricerca di qualche licenza per iniziare l’attività ma non trovando occasioni alla portata delle loro finanze. L’anno dopo è scoppiata la pandemia e il settore è diventato altamente a rischio. Convinto dal fratello con una certa frustrazione si è recato il 3 agosto dello scorso anno nello studio del notaio chiedendo di sciogliere senza liquidazione la società, cancellandola dal registro delle imprese come poi avvenuto nel giro di pochi giorni.