Sono stati registrati due focolai in Europa per salmonella contratta dalla carne di pollo. Sono oltre cento i contagi, soprattutto in Danimarca e in Austria. Si consiglia di cuocere accuratamente carne e pollame ed evitare la contaminazione dalla carne cruda al cibo pronto.
Salmonella nella carne di pollo, due focolai in Europa
Sono almeno 134 i casi di Salmonella enteritidis St11 endemica (uno dei quali morto): due invece i focolai che hanno coinvolto 11 Paesi dell’Unione Europea, la Danimarca e l’Austria.
I contagi
I casi sono stati segnalati in gran parte tra gennaio e agosto scorso e la causa di infezione sarebbe il consumo di carne di pollo. A dare la notizia è il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc, in una nota in cui fa il punto sulla situazione.
Il primo allarme è arrivato a luglio dalla Danimarca che ha segnalato un cluster microbiologico di infezioni da Salmonella enteritidis St11 che avanzavano da maggio. Al 25 agosto risultavano 97 i contagi. Queste infezioni sono state segnalate, otre che dalla Danimarca (22), da Austria (6), Belgio (6), Finlandia (5), Francia (19), Germania (1), Irlanda (12), Paesi Bassi (12), Norvegia (9), Slovenia (3) e Svezia (2).
Secondo le prime informazioni, i pazienti avrebbero riferito di aver consumato kebab o pizza che potevano contenere del pollo, prima di avvertire i primi sintomi.
La situazione in Austria
In Austria, i pazienti avrebbero riferito invece di aver consumato spiegini di pollo nella settimana precedente alla comparsa dei sintomi e due di loro avrebbero citato altri piatti sempre contenenti il pollo ovvero il burrito e cotoletta. L’insorgenza della malattia del primo caso in questo cluster è stata segnalata a metà marzo con l’ultima data di insorgenza a metà luglio ed è proprio in questo Paese che si è segnalato anche un decesso. Al 25 agosto i casi in Austria erano 8. Ulteriori casi con isolati geneticamente strettamente correlati a questo gruppo sono stati registrati in Francia (10), Germania (10), Norvegia (3), Slovenia (2) e Svezia (4), portando il numero totale di casi in questo cluster a quota 37.
Chi sono i pazienti colpiti dal batterio
Il batterio avrebbe colpito persone dai 10 ai 98 anni per il territorio danese e dai 5 ai 75 anni per quello austriaco. In entrambi i gruppi sono stati colpiti sia uomini che donne, ma i maschi erano predominanti in Austria (86%) e Germania (71%).
La cura
Molti casi di infezione da questo batterio non necessitano di trattamento antibiotico, ma quando è necessario viene spesso utilizzata proprio la ciprofloxacina. Poiché in questi casi la molecola in questione non era adatta, è stato necessario utilizzare altri antibiotici.
I consigli per evitare l’infezione
Si consiglia di cuocere accuratamente carne e pollame ed evitare la contaminazione dalla carne cruda al cibo pronto. È particolarmente importante per le persone vulnerabili, compresi i giovanissimi, gli anziani e chi ha un sistema immunitario indebolito.