A Pisa è stata annullata l’esibizione delle Frecce Tricolori. Il sindaco pisano, Michele Conti, ha chiesto all’Aereonautica Militare di spostare l’evento al prossimo anno, per rispettare il lutto della comunità torinese.
Annullata l’esibizione delle Frecce Tricolori a Pisa
Lo spettacolo delle Frecce Tricolori a Pisa subirà un rinvio. Inizialmente previsto per la prima domenica di ottobre, il sindaco Michele Conti ha richiesto all’Aeronautica Militare di posticipare l’esibizione all’anno successivo. Questa decisione è stata presa alla luce del tragico incidente avvenuto a Torino solo alcuni giorni fa, quando un aereo delle Frecce Tricolori si è schiantato a terra, coinvolgendo una famiglia a bordo di un’auto e portando alla tragica morte di una bambina di 5 anni.
Le reazioni
Il Comitato No Base ha dichiarato: “Le esibizioni sono solo rinviate come si evince dalla dichiarazione a mezzo stampa rilasciata dal sindaco. Quindi ragioni di opportunità e non ripensamento su questo genere di manifestazioni come si evince del resto dalla nota diffusa a mezzo stampa e via social“.
Sulla vicenda interviene anche l‘Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università: “Riteniamo assolutamente insufficiente la decisione della Giunta comunale di sospendere fino alla prossima primavera le esibizioni delle Frecce Tricolori previste per il primo ottobre sul litorale pisano. A nostro avviso si tratta di una soluzione temporanea e non risolutiva, e deve diventare necessariamente un’occasione per un’ampia e articolata riflessione sull’inopportunità delle manifestazioni di questo tipo per tutto il territorio pisano“.
“A parte il costo elevatissimo della parata a discapito di un welfare oramai al collasso e il considerevole impatto sull’ambiente che ne consegue, l’idea stessa di una manifestazione tesa a esaltare le capacità acrobatiche di strumenti di guerra trova tutta la nostra contrarietà – proseguono dall’Osservatorio – lo spettacolo dell’addestramento al combattimento aereo è molto distante da ciò che andrebbe offerto ai cittadini e alle cittadine, ma soprattutto agli studenti e studentesse di ogni fascia di età. Uno spettacolo che presuppone l’assenza totale di riflessione critica sulla funzione degli aerei da guerra e che, anzi, rende una visione annacquata della realtà attraverso una parata del tutto simile a un videogioco. Non si avverte davvero la necessità di questa pratica di esaltazione degli strumenti di guerra davanti al problema di un già complesso contesto internazionale. Non c’è nulla da esaltare né il primo ottobre tantomeno in primavera. È nostra ferma convinzione che manifestazioni del genere non dovrebbero semplicemente mai più tenersi”.