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4 marzo 1950: Cenerentola di Walt Disney debutta al cinema in Italia

Cenerentola di Walt Disney debuttava nelle sale cinematografiche italiane il 4 marzo 1950. Disney, per tornare al successo dopo una stagione senza capolavori, scelse uno dei personaggi più presenti nelle tradizioni fiabesche di mezzo mondo, offrendone una rinnovata versione destinata a rimanere ancora oggi la più popolare.

4 marzo 1950: Cenerentola debutta al cinema

Già prima degli anni ’50 la fiaba di Cenerentola era tornata di moda, in special modo nella danza, grazie all’opera omonima musicata da Prokofiev nel 1948. La storia della fanciulla di buona famiglia che, a causa della perfidia della matrigna e delle sorellastre, si ritrova a fare da serva a quest’ultime ma che riesce a riscattarsi sposando il principe, ha però origini ben più antiche.


cenerentola di 4 marzo 1950


La storia è tratta dalla fiaba Cendrillon di Charles Perrault, da dove prende spunto per diverse parti della trama tra cui il padre di Cenerentola muore all’inizio della fiaba e l’incantesimo termina all’ultimo tocco della mezzanotte, Cenerentola che indossa scarpette di cristallo, la zucca che si trasforma in carrozza.


cenerentola 4 marzo


Dalla versione Aschenputtel dei fratelli Grimm, invece, Disney ha ripreso gli uccelli che aiutano Cenerentola e il sadismo della matrigna e delle sorellastre.

La produzione

Walt Disney affidò la regia del lungometraggio a un team di tre registi: Clyde Geronimi, Wilfred Jackson e Hamilton Luske. L’imperativo fu di realizzare un prodotto di qualità ma conservando la linea spartana nelle risorse da investire.


cenerentola 4 marzo


Tale aspetto spinse i registi a girare la pellicola dapprima con attori in carne ed ossa, per poi ricalcare su questo la versione animata. Alla prima uscita nella sale statunitensi, il 20 febbraio 1950, conquistò immediatamente pubblico e critica.

Nei giorni seguenti tutti iniziarono a canticchiare le accattivanti melodie della colonna sonora curata da Mack David, Jerry Livingston e Al Hoffman, da “Bibbidi Bobbidi Bu” alla romantica “I Sogni son Desideri“.

Premi e riconoscimenti

Il film è stato premiato con un Orso d’Oro al Festival di Berlino del 1950, e l’anno dopo concorse agli Oscar con tre nomination (colonna sonora, canzone e sonoro) senza però portare a casa alcuna statuetta.

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