Ancora guai per Pietro Genovese finito a processo per evasione. Gabriella Saracino, mamma della giovane uccisa insieme con la sua amica Camilla dal 24enne su corso Francia nel 2019, si sfoga in un post: «Lì nessuno può chiamarlo assassino».
Pietro Genovese a processo per evasione: la dichiarazione della mamma dio Gaia
«Ora vediamo cosa decideranno i giudici per questa doppia evasione! Ah dimenticavo… Il povero ragazzo vive serenamente a Londra già da un po’ così lì nessuno può riconoscerlo e chiamarlo “assassino” come a Roma è accaduto!». è il duro sfogo pieno di amarezza di Gabriella Saracino, la madre di Gaia von Freymann, travolta e uccisa insieme con l’amica Camilla Romagnoli nel 2019 da Pietro Genovese a bordo di un’auto.
L’evasione
Il figlio del regista Paolo è stato condannato in via definitiva a cinque anni e quattro mesi per la morte delle due amiche con l’accusa di duplice omicidio stradale ma ora nuovi guai sono in vista: è finito a processo per evasione. L’episodio che gli si contesta risale al pomeriggio del 16 gennaio del 2021. Secondo le prime informazioni, Genovese che si trovava agli arresti domiciliari non è stato trovato in casa dai carabinieri durante un controllo di routine.
“Questa volta sono curiosa di vedere i giudici cosa decideranno! Oltre a tutto quello che gli hanno abbonato come l’omissione di soccorso!”, dichiara mamma Gabriella. E poi spiega a chi le esprime solidarietà sui social: “Addossandosi tutte le colpe ha patteggiato per avere la libertà. Io mi addosso le colpe tu Tribunale mi dai una pena inferiore? I giudici hanno accettato, ovviamente, ed ha avuto 5 anni e 4 mesi, accorciando i domiciliari di un anno e 6 mesi (tra permessi quotidiani per uscire, per ricevere chi voleva a casa… ecc.). Restaano 3 anni e 6 mesi e siamo ancora in attesa che il Tribunale di Sorveglianza decida… Bontà sua!”.