Paolo Bonolis, domanda per Ciao Darwin: “Ma perché non lo rinnova?”. Uno spettatore, che ha scritto alla Posta di Alessandro Cecchi Paone sul settimanale Nuovo Tv, ha sottolineato qualcosa a proposito del programma. Andiamo a scoprire tutti i dettagli della situazione.
Paolo Bonolis, domanda per Ciao Darwin: parla Cecchi Paone
Cos’è andato storto con l’ultima edizione? Gli ascolti sono molto bassi e non si può dare pienamente la colpa alla concorrenza.
Uno spettatore ha scritto alla Posta di Alessandro Cecchi Paone sul settimanale Nuovo Tv, elaborando questa specifica domanda: “Ma perché Bonolis non lo rinnova? Vedendolo mi è sembrato di tornare indietro nel tempo”.
Dice bene Alessandro Cecchi Paone quando definisce il programma di Paolo Bonolis “l’ultimo vero varietà della tv italiana”. Parlino pure i critici tv con la puzza sotto al naso dediti a incensare i sonnolenti programmi della concorrenza che non cambiano una sola virgola del format da anni.
Nello studio di Ciao Darwin lavorano più di trecento persone: costumisti, scenografi, ballerini, coreografi.
Insomma, una macchina umana fatta per mettere insieme uno spettacolo che sia appetibile per un pubblico che ormai a tutto e di più in televisione.
Inoltre il conduttore non ha mai preteso di fare un programma culturale, anzi, il bello della sua creatura è di essere riuscito a mischiare l’alto e il basso, il sacro e il profano.
Nuovo ciclo di puntate: ci saranno delle sorprese?
Comunque sia Ciao Darwin 9 tornerà in onda la prossima settimana con un nuovo ciclo di puntate. Ci saranno delle sorprese per quanto riguarda le compagini che si sfideranno?
Il pubblico spera proprio di sì perché finora le categorie non hanno mostrato grande acutezza nel dipingere la società in cui si è costretti a vivere.
Inoltre una delle critiche più forti che si è fatta è sull’esposizione eccessiva del corpo femminile, visto sempre e solo come oggetto, in un contesto storico dove la violenza contro le donne è all’ordine del giorno, e i loro diritti vengono calpestati pure dalle istituzioni che dovrebbero proteggerle.
Insomma, Ciao Darwin 9 poteva tornare del tutto rinnovato, mostrando un’apertura mentale degna del nuovo millennio, e invece sembra essersi seduto sugli allori di un tempo che ormai è passato.