Masseria svenduta a poco meno di 25mila euro all’asta per coprire i debiti del mutuo di 60mila euro che non riusciva a saldare: allevatore di Laterza, in provincia di Taranto, si impicca all’arrivo dell’acquirente.
Taranto, masseria svenduta all’asta per coprire i debiti: allevatore si impicca
Il proprietario di un’azienda zootecnica tra Laterza e Altamura, in Puglia, si è tolto la vita nella mattinata del 4 gennaio scorso a soli 53 anni. L’uomo stava per perdere la sua azienda, messa all’asta a poco meno di 25mila euro (330mila euro era il suo valore originario) prché non riusciva più a saldare il mutuo di 60mila euro. Con la masseria, temeva anche di perdere la casa e tutto ciò che possedeva. Un acquirente avrebbe dovuto presentarsi proprio in mattinata per concludere l’accordo ma l’uomo ha deciso di togliersi la vita.
Il suicidio
Il 53enne si è allontanata dalla casa in cui viveva con la moglie per raggiungere il capannone più lontano della sua attività. Qui si è issato su un trattore per impiccarsi con una corda al soffitto. A lanciare l’allarme un amico, contattato dalla moglie preoccupata perché il marito non si era presentato all’incontro con l’acquirente.
Il calvario dell’uomo
Il calvario dell’uomo è iniziato circa 10 anni fa quando gli acquirenti del latte prodotto dai suoi animali avevano iniziato a tardare nei pagamenti o a non pagarlo affatto. Il 53enne accese un mutuo di 60mila euro per far fronte alle difficoltà del momento ingigantite dal Covid e dal rallentamento dell’attività. La pandemia lo costrinse ad interrompere il pagamento del debito. Restavano però ancora 40mila euro da restituire.
Con i suoi legali riuscì a raggiungere un accordo offrendo una somma per la vendita dell’azienda in tre rate mensili, tutto per evitare che l’azienda finisse all’asta il cui inizio era fissato per il 16 gennaio. Nonostante ci fossero buone possibilità di riacquisire la masseria, la notizia di un possibile acquirente lo aveva scoraggiato tanto da arrivare all’estremo gesto.