Si indaga per istigazione al suicidio dopo la morte di Giovanna Pedretti, la ristoratrice trovata morta nel Lambro dopo le polemiche per una recensione al suo locale e conseguente replica. “Cerchi pure la sua prossima vittima”: Fiorina D’Alvino, la figlia della ristoratrice, lo ha scritto in una storia su Instagram questa mattina rivolgendosi a Selvaggia Lucarelli.
Nel post del profilo privato Instagram di cui il Corriere ha pubblicato lo screenshot, Fiorina riporta la parte di una storia della Lucarelli e in rosso ha sovrascritto che “L’accanirsi è pericoloso. Grazie cara ‘signora’ per aver massacrato per via mediatica la mia mamma. Cerchi pure la sua prossima vittima”.
Morta Giovanna Pedretti, si indaga per istigazione al suicidio: Selvaggia Lucarelli nella polemica
È prevista per mercoledì o giovedì prossimo, all’Istituto di Medicina legale di Pavia, l’autopsia sul cadavere di Giovanna Pedretti, la ristoratrice travolta da una tempesta mediatica e trovata morta ieri pomeriggio nel fiume Lambro a Sant’Angelo Lodigiano. La Procura ha disposto anche l’esame tossicologico.
L’inchiesta, al momento conoscitiva, dovrebbe presto diventare a carico di ignoti. L’ipotesi finora più accreditata dagli investigatori è quella del suicidio. Giovanna Pedretti e la sua famiglia non avevano particolari problemi economici.
Le indagini
È quanto emerge dalle prime verifiche delle forze dell’ordine sulla situazione patrimoniale della ristoratrice trovata ieri pomeriggio morta a Sant’Angelo Lodigiano. L’ipotesi più accreditata è quella del suicidio e in questo caso la situazione economica non dovrebbe quindi essere il motivo. La donna e il marito avevano gestito altre attività di ristorazione in passato. In particolare la vendita di un locale aveva consentito loro di potersi permettere di non lavorare per un breve periodo.
Sono abbassate le saracinesche della pizzeria ‘Le Vignole’ di Sant’Angelo Lodigiano. Non si sono più alzate da quando ieri il corpo della titolare Giovanna Pedretti è stato trovato nel Lambro. Sulle saracinesche è stato affisso un cartello che invita a “non depositare oggetti e fiori davanti alle vetrine”.