È stato arrestato per omicidio e tentata soppressione di cadavere aggravata Franco Battaggia, ex datore di lavoro di Anica Panfile, trovata morta nel fiume Piave il 21 maggio scorso. Battaggia, commerciante di pesce, è un pezzo grosso della criminalità trevigiana, legato anche alla Mala del Brenta.
Omicidio di Anica Panfile: arrestato l’ex datore di lavoro Franco Battaggia
Franco Battaggia commerciante di pesce ed ex datore di lavoro della donna era un esponente della criminalità trevigiana legato anche alla Mala del Brenta. L’uomo è accusato dell’omicidio di Anica Panfile e di tentata soppressione di cadavere aggravata.
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L’uomo era indagato dal giugno scorso nell’inchiesta sull’assassinio della donna di origini romene, madre di quattro figli. Ad eseguire il provvedimento di fermo sono stati i carabinieri di Treviso su provvedimento della procura. L’uomo è stato portato nel carcere di Treviso.
La scomparsa di Anica Panfile
Il 18 maggio scorso il compagno di Anica presentò denuncia di allontanamento ai Carabinieri di Treviso. La donna era sparita nel nulla dopo essere uscita da lavoro. Dopo giorno di ricerche il corpo senza vita di Anica venne trovata nel fiume Piave, precisamente a Spresiano, in provincia di Treviso.
La Procura di Treviso decise di disporre l’autopsia per comprendere la causa esatta del decesso. Sulla vicenda venne avviata un’indagine per omicidio poiché il cadavere di Anica presentava delle ferite.
Nel corso delle indagini sarebbero emersi “gravi, precisi e concordanti elementi indiziari” a carico di Battaggia, confermati – secondo gli inquirenti – anche dagli esiti della consulenza medico-legale, che ha evidenziato traumi alla testa e segni di soffocamento sul corpo della vittima “affetta da intossicazione acuta da stupefacente di tipo cocaina”.