Cronaca

Roberta trovata impiccata a una sciarpa da stadio: aveva litigato con il fidanzato

impicciata sciarpa casarano
impicciata sciarpa casarano

Roberta Bertacchi, la ragazza di 26 anni trovata impiccata con una sciarpa, lo scorso 6 gennaio, aveva litigato con il fidanzato. La giovane è stata trovata impiccata alla pensilina del balcone della casa in cui da poco si era trasferita, a Casarano, in provincia di Lecce. L’ipotesi è che si sia trattato di istigazione al suicidio ma nel registro degli indagati non risultano ancora nomi presenti.

Casarano, Roberta trovata impiccata con una sciarpa

La sciarpa che aveva intorno al collo è quella del Casarano calcio e i carabinieri hanno portato in caserma un conoscente della 26enne, che frequenta gli ambienti ultras del Casarano, e che è stato ascoltato come persona informata sui fatti. Sul corpo della ragazza non ci sarebbero segni di violenza.



La giovane, originaria di Ugento, si era trasferita da poco a Casarano ed era impiegata in un’azienda calzaturiera della zona. A dare l’allarme è stata una telefonata giunta al 112.

Il dettaglio della sciarpetta: amico-ultras in caserma

La sciarpa ha subito catturato l’attenzione degli investigatori: perché aveva dei colori distintivi, quelli della squadra del Casarano. Un amico della ragazza, ultrà della compagine pugliese, nella stessa giornata del ritrovamento del corpo di Roberta, è stato portato in caserma per rispondere alle domande degli inquirenti che non escludono la pista del femminicidio.

L’ipotesi del femminicidio

Ad avvalorare l’ipotesi del femminicidio ci sono alcuni oggetti rotti trovati nell’appartamento. Per fare piena luce su quanto accaduto i militari hanno parlato con gli amici e i parenti della 26enne. Dai loro racconti sarebbe emerso che la giovane era in cura per alcune patologie. Su un suo profilo Instagram si leggono alcuni riferimenti all’amore «tossico» e poi la frase: “Se fossi un dolore sarei il più forte”.

Aveva litigato con il fidanzato

Testimoni e amici della ragazza hanno rivelato che poco prima della tragedia, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, la ragazza aveva litigato con il fidanzato in un locale di Casarano. Il ragazzo era un ultras della squadra di calcio locale. Secondo le informazioni recuperate, Roberta e il fidanzato sono poi usciti insieme, ma a metà serata lei si è arrabbiata, è scesa dall’auto e ha continuato a proseguire da sola. Gli investigatori stanno valutando tutti i filmati di sorveglianza della zona e analizzando il cellulare di Roberta.

La madre di Roberta, Marina Bonomo, è convinta che dietro il gesto estremo della ragazza, che era in terapia per la sua fragilità, possa esserci la responsabilità di qualcuno.

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