Amici 23 Anna Pettinelli lancia un guanto di sfida a Mida, ma il cantante rifiuta: “Non è equo”. Come si è visto nel daytime del 21 marzo, Mida ne ha ricevuto uno dalla professoressa Anna Pettinelli. Il cantante ha subito parlato dell’assegnazione con la sua insegnante Lorella Cuccarini. Scopriamo tutti i dettagli.
Amici 23: Anna Pettinelli lancia un guanto di sfida a Mida
Nella prima puntata del Serale di Amici23, Mida dovrà affrontare il primo guanto di sfida. A lanciarglielo è la prof Anna Pettinelli, che vuole farlo esibire contro la sua allieva Martina, per mettere alla prova la sua capacità di cantare. Per questo motivo, il brano proposto è Hallelujah, che dovrà essere cantato a cappella, senza base e con la sua voce naturale, senza la possibilità di ricorrere all’autotune. Queste le parole di Pettinelli per la sfida:
“Al serale si canta sul serio, senza rete o sconti. In sei mesi di scuola le hai escogitate tutte pur di distogliere l’attenzione dalla tue capacità canore, dai movimenti di bacino agli effetti che camuffassero la tua intonazione. Molto fumo, poco arrosto. Sei terrorizzato dall’abbandonare gli aiuti tecnici che ti hanno permesso di rendere alcune tue interpretazioni accettabili“.
La reazione del cantante e il confronto con la sua prof Cuccarini
“Non è equo, si sa già chi canta meglio tra me e Martina. Sono dubbioso, conosco i miei limiti. Non ho tanta voglia di fare questa cosa“, ha spiegato Mida agli altri compagni. La sfidante Martina la vede in modo diverso: “Se sei un cantante, devi saper cantate a cappella”.
L’allievo ne parla allora con la prof Lorella Cuccarini, spiegandole tutte le sue perplessità: “Per me è un no categorico. Lo perdo, non lo vorrei fare. È una gara di intonazione, non può essere equo“. Anche l’insegnante è d’accordo e spiega: “La coerenza nella prof Pettinelli è un valore aggiunto per caso. Credo che i guanti siano belli se equi, questo non lo è. Ti vuole tarpare le ali in tutti i modi. Non amo rifiutare i guanti, anche perché non devi stare nella confort zone, ma in questo caso è giusto“.