Stato di agitazione in Rai: i giornalisti proclamano cinque giorni di sciopero. Ad essere contestata è la mancata autonomia del Servizio Pubblico dalla politica, già sottolineata con la lettura in diretta del comunicato.
Stato di agitazione in Rai, giornalisti in sciopero
Caos in Rai. Dopo la convocazione online da parte del sindacato che tutela i giornalisti della tv pubblica, l’assemblea dei Cdr ha proclamato cinque giorni di sciopero. Ad essere contestata è la mancata autonomia del Servizio Pubblico dalla politica, già sottolineata con la lettura in diretta del comunicato.
“L’Assemblea contesta la volontà di trasformare il Servizio Pubblico nel megafono dei partiti, e all’azienda gli accorpamenti di testate calati dall’alto che svuoterebbero Radio1 della sua vocazione all news, la mancata volontà di indire una selezione pubblica per sostituire gli oltre 100 colleghi usciti dalla Rai negli ultimi anni, il mancato rispetto degli accordi sindacali sugli organici nella Tgr, l’assenza di risorse per stabilizzare i precari che lavorano nelle reti, i tagli alle troupe e la disdetta da parte del vertice del premio di risultato.”