Si sono tenuti oggi, 22 aprile, i funerali di Mattia Giani, giovane calciatore del Castelfiorentino morto a soli 26 anni dopo un malore che lo ha colto durante una partita con il Lanciotto. Tante persone si sono recate presso il Santuario della Madonna di San Romano a Montopoli in Val d’Arno per porgere un ultimo saluto al 26enne deceduto lunedì 15 aprile all’ospedale di Careggi.
Funerali di Mattia Giani, la fidanzata: “Hai lasciato un vuoto incolmabile”
Centinaia di persone si sono radunate oggi per rendere omaggio a Mattia. Il Comune di San Miniato ha proclamato oggi il lutto cittadino. Al momento dell’uscita del feretro, un lungo applauso ha salutato per l’ultima volta Mattia.
Strazianti le parole pronunciate da Sofia, fidanzata di Mattia. “Ciao amore mio. Oggi è una settimana che non sei più vicino a me, che non sento più il tuo respiro. Mi manchi tantissimo. Ma non ti preoccupare, i tuoi amici e la tua famiglia non mi lasceranno mai sola. Ti sento nel mio cuore, so che mi hai promesso che mi avresti sposato. Ma sappi che nonostante quel giorno non arriverà mai, le nostre anime si apparteranno per sempre. Ci sono tantissime persone a salutarti. Ti vergogneresti, ne sono certa perché non amavi stare al centro dell’attenzione. Eri fatto così. Stavi sempre un passo indietro. Eri gentile e buono e avevi sempre un sorriso per tutti. Sono fiera di te. Degli allenatori che hai avuto, nessuno si è mai lamentato di te perché davi l’anima in campo e negli spogliatoi. Il calcio è sempre stata la tua vita. Hai lasciato un vuoto incolmabile, dacci la forza e insegnaci a vivere. Riposa in pace, sarai sempre la metà del cuore. Ps. Sei bello come il sole”
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Le parole del parroco
“Lo conoscevo sin da piccolo – ha detto il parroco don Marco Casalini, che nelle scuole è stato insegnante di religione di Mattia – Mi ha sempre colpito il suo sorriso”. Don Marco si è rivolto alla famiglia di Mattia chiedendogli di “non abbandonare Dio”. “Non buttate via la vostra vita”. “La domanda che ci stiamo facendo tutti e a cui non sappiamo rispondere è: perché?”, ha aggiunto don Marco.