Cronaca Napoli, Napoli

Maxi sequestro di calzature tossiche nel porto di Napoli: 281mila paia di infradito pericolose per la salute

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Porto di Napoli
Porto di Napoli

Maxi sequestro di calzature tossiche nel porto di Napoli: i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha sequestrato 281mila paia di infradito pericolose per la salute.

Maxi sequestro di calzature tossiche nel porto di Napoli: 281mila paia di infradito pericolose per la salute

Nello scalo portuale partenopeo dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in servizio all’Ufficio delle Dogane di Napoli 1, sono state intercettate e sequestrate 281.082 paia di calzature, del tipo infradito, qualora immesse sul mercato avrebbero consentito illeciti profitti per oltre 2.000.000 di euro, e sono state intercettate approfondendo specifici profili di rischio elaborati dalla Direzione Antifrode.

Le calzature realizzate utilizzando colori vivaci e riproducenti personaggi di fantasia al fine di renderle maggiormente attrattive per la platea dei piccoli consumatori cui erano destinate, emanavano ad una prima ispezione odori sgradevoli riconducibili verosimilmente all’uso di sostanze chimiche durante il processo di produzione.

La presenza di ftalati nelle calzature

Le conseguenti analisi condotte dai tecnici del laboratorio chimico delle Dogane di Napoli su campioni rappresentativi degli articoli provenienti da produttori cinesi hanno consentito di confermare la presenza di ftalati con concentrazioni significativamente superiori ai limiti imposti dalla normativa europea.

Gli ftalati sono prodotti chimici che vengono aggiunti alle materie plastiche per migliorarne la flessibilità e la modellabilità; sono considerati degli interferenti endocrini, capaci di causare gravi danni allo sviluppo del sistema riproduttivo, al metabolismo e al sistema neurologico.

La merce è stata sequestrata ed i rappresentanti legali delle società importatrici, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per i reati previsti e puniti dall’art. 16 del Decreto Legislativo 133/2009 che prevede l’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda da euro 40.000,00 ad euro 150.000,00.

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