Nel corso del processo per l’omicidio di Francesco Pio Maimone un testimone, gestore di uno chalet nei pressi del luogo del delitto, è stato incriminato per falsa testimonianza. Nel corso dell’udienza l’uomo si è mostrato reticente in alcune sue dichiarazioni. Lo riporta Il Mattino.
Processo omicidio Maimone: testimone incriminato per falsa testimonianza
Giovanni Nacarlo, gestore dello chalet Agostino sul lungomare di Napoli, dove il 20 marzo scorso si è consumato l’omicidio dell’innocente Francesco Pio Maimone2 – al culmine di una lite per una scarpa sporca – ora è formalmente indagato
L’atteggiamento del testimone è stato ritenuto “omissivo”. “Non ricordo di aver detto questo. Riconosco le persone in foto, avevano preso una birra ma non hanno partecipato alla lite. Alcuni erano clienti assidui, però io non so chi abbia partecipato al litigio della scarpa”. ha detto l’uomo nel corso dell’udienza.
Alla scorsa udienza, lo stesso gestore dello chalet non si era presentato in aula e stamattina è stato accompagnato dai carabinieri. Oggi Giovanni Nacarlo, dopo essersi mostrato reticente in alcune sue dichiarazioni, è stato incriminato per falsa testimonianza.