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Shock a Serino, agente di Polizia Penitenziaria trovato morto in casa

Suicidio Forino
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Sotto shock la comunità di Serino dove nella mattinata di oggi, lunedì 4 marzo, si è consumato l’ennesimo suicidio: un agente della Polizia Penitenziaria, di 55 anni, è stato trovato morto in casa. Sul posto sanitari e carabinieri.

Suicidio a Serino, morto un agente della Polizia Penitenziaria

Un uomo di 55 anni, agente della Polizia Penitenziaria, si sarebbe tolto la vita all’interno della propria abitazione. La tragedia si è consumata nella tarda mattinata odierna, lunedì 4 marzo, a Serino. Sul posto sono intervenuti i sanitari che hanno solo potuto constatarne il decesso e i militari per le indagini del caso. Non sono ancora note le motivazioni che avrebbero spinto al gesto estremo l’agente. Sotto choc i suoi colleghi e il personale del penitenziario dove prestava servizio.

Il cordoglio

Un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Ariano Irpino si è tolto la vita questa mattina nella sua abitazione. mentre era libero dal servizio. “E’ una notizia che sconvolge tutti noi. L’uomo, un Assistente capo coordinatore del Corpo di polizia penitenziaria sembra non avere lasciato e motivazioni del gesto estremo al momento e sono ovviamente in corso i doverosi accertamenti”, commentano, appresa la notizia, Tiziana Guacci Donato Capece e Tiziana Guacci, rispettivamente segretario generale e segretario regionale del SAPPE.  

Il leader nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ricorda come quello dei poliziotti penitenziari suicidi è un dramma che va avanti da troppo tempo senza segnali concreti di attenzione da parte del Ministero della Giustizia, e, pur evidenziando  che allo stato sono in corso accertamenti sulle ragioni del tragico gesto, rileva: “i poliziotti penitenziari sono lasciati abbandonati a loro stessi, mentre invece avrebbe bisogno evidentemente di uno strumento di aiuto e di sostegno. Servono soluzioni concrete per il contrasto del disagio lavorativo del Personale di Polizia Penitenziaria. Come anche hanno evidenziato autorevoli esperti del settore, è necessario strutturare quanto prima un’apposita direzione medica della Polizia Penitenziaria, composta da medici e da psicologi impegnati a tutelare e promuovere la salute di tutti i dipendenti dell’Amministrazione Penitenziaria”, conclude Capece. “Qui servono azioni concrete sui temi dello stress psico-fisico degli appartenenti al Corpo!”. 

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