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“Attenti questo ci muore tra le mani”, violenze shock a Benevento: tre giovani torturati per tre ore, 4 arresti

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Immagine di repertorio
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I tre ragazzi sequestrati in un’abitazione del Rione Libertà a Benevento sono stati torturati ‘per tre ore’: è quando si legge nella ricostruzione degli inquirenti che hanno arrestato ben 4 persone nella mattinata di sabato 9 marzo. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Benevento, tre ragazzi torturati per tre ore: 4 arresti

Gli indagati, nella giornata di domani martedì 12 marzo, dovranno comparire davanti al Gip per gli interrogatori di garanzia. A finire in manette sono stati: il 48enne Antonio Barone, il figlio 25enne Vincenzo CInque, Emanuele Ucci e Ludovico Lepore rispettivamente di 23 e 53 anni. Tutti dovranno rispondere dei reati di tortura, sequestro di persona, rapina, tentata rapina.

Le violenza shock

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stato Barone ad ‘organizzare ed atture (insieme agli altri indagati) la spietata azione punitiva’ consumatasi la notte tra il 17 e il 18 dicembre del 2023 ai danni di due ventenni di San Leucio del Sannio colpevoli di aver mancato di rispetto ad figlio. Ad uno dei due giovani aggrediti sarebbe stato affidato da un conoscente l’incarico di recarsi nel rione portando con sè un orologio insieme ad un cestino con dei salumi. Sembra che l’uomo li ritenesse responsabili del furto dell’orologio durante una rissa del 15 dicembre. Con l’inganno quindi sarebbero stati ‘attirati’ nell’abitazione dell’indagato che avrebbe fatto credere loro di accettare le scuse. Dopo aver chiuso a chioave la porta sono cominciate le violenze. Gli inquirenti parlano di ‘supplizio’ e ‘torture’ che sarebbero durate dalle 23 alle 2 di notte (ben tre ore) ma solo per due ventenni mentre al terzo giovane presente, tra l’altro minorenne, non sarebbero state inflitte violenze. Uno dei due ha raccontato di essere stato colpito al volto da uno degli aguzzini che continuava a ripetere: “Ti ricordi? Adesso non fai il guappo, l’altra sera eri il mastro di festa, ora non fai nulla” mentre lo colpiva ancora al volto, calci alla testa e all’addome. Ad un certo punto uno esclama: “Lasciatemelo uccidere”.

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