Rischia una condanna a un anno e quattro mesi il responsabile della morte di Maria Rosaria Santese, la 19enne arbitro di basket e figlia dell’imprenditore battipagliese Renato Santese, investita e uccisa il 19 maggio del 2017 come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Le Cronache.
Morte di Maria Rosaria Santese, responsabile rischia condanna a un anno e 4 mesi
Questa la richiesta avanzata dal pubblico ministero nei confronti di M.Q, la donna di Battipaglia rinviata a giudizio nel marzo del 2019. Si trovava alla guida della Wolkswagen Tiguan che impattò frontalmente con la vespa 125 guidata dalla giovane.
Stando a quanto ricostruito dall’accusa, il decesso della giovane non sarebbe da attribuire all’impatto con il veicolo o alla successiva caduta sull’asfalto. Il cuore della giovane, infatti, si sarebbe fermato dopo che la vettura l’avrebbe trascinata per alcuni metri: Maria Rosaria è morta per dissanguamento a seguito dell’amputazione di una gamba.