Cronaca

Sara Guerriero vince in Cassazione: trasferita in un’altra sede per via della gravidanza

Sara Guerriera
foto di repertorio
foto di repertorio

La Cassazione porta a conclusione la vicenda di Sara Guerriero, la dipendente cosentina dell’Istituto Helvetico Sanders licenziata ingiustamente e trasferita illegittimamente nella sede di Salerno nel 2021.

Vince la causa Sara Guerriero: la dipendente trasferita ingiustamente per stato interessante

Il collegio degli Ermellini, presieduto da Adriana Doronzo, ha rigettato il ricorso presentato da Farmasuisse ribadendo le motivazioni che spinsero Catanzaro a ribaltare la sentenza di primo grado. In particolare affermò che «il giustificato motivo oggettivo posto alla base del licenziamento, nei termini dedotti dalla stessa società» è risultato «macroscopicamente insussistente».

La Corte d’Appello sostenne che «l’unico motivo alla base dell’intimato recesso andava ravvisato nell’intento del datore di lavoro di punire la lavoratrice per la strenua, inaspettata e vittoriosa resistenza opposta dalla stessa in sede giudiziale avverso i due trasferimenti poco prima del licenziamento disposti nei confronti di quest’ultima, come peraltro era suo pieno diritto». e che «l’insieme degli elementi in precedenza descritti, in punto di ritorsione, portavano a ritenere sussistente anche la discriminazione della ricorrente in ragione della sua condizione di neo mamma insorta nel corso del rapporto di lavoro».

La vicenda giudiziaria

Come stabilito dal giudizio di secondo grado la donna è stata reintegrata dall’Istituto Helvetico Sanders nella sede di Cosenza nel 2021. Nonostante tutto l’azienda ha tentato di far valere i propri diritti ricorrendo in Cassazione, senza però ottenere i risultati sperati.

La vicenda ebbe inizio nel luglio del 2016 e proseguì nel 2017 con un trasferimento di Sara Guerriero a Salerno poco dopo aver dato alla luce il primo figlio. La sua lotta, sindacale e giudiziaria, proseguì per quattro lunghi anni tra tentativi di mediazioni da parte dell’azienda e sentenze di primo e secondo grado di tribunali del lavoro impugnate in appello.

Il caso e i media

I media si sono interessanti molto al caso di Sara Guerriero, tra questi Il Manifesto e Italia Uno, che le dedicò un intero servizio andato in onda durante il programma “Le Iene”, in cui si ci si focalizzò sugli eventi più turbolenti della sua vita in un contesto di un’Italia dove diventare mamma è considerato ancora un problema per le aziende.

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