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Cos’è il Mesotelioma, il tumore che ha ucciso l’ex dipendente rai Marian Sodkiewicz

Mesotelioma tumore maligno amianto
Foto generica
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Il mesotelioma maligno è un tumore maligno che può insorgere in seguito a un’esposizione all’amianto. L’insorgere della malattia, dovuto all’esposizione a tale materiale tossico, non è immediato. Infatti, il mesotelioma può insorgere dopo 20 anni e, in alcuni casi, anche dopo 50 anni. Due casi recenti relativi a questo tumore sono quello di Marian Sodkiewicz e Franco Di Mare.

Cos’è il mesotelioma maligno, il tumore legato all’amianto

Il mesotelioma è un tumore maligno raro e aggressivo che ha origine in una cellula del mesotelio, ossia una membrana sierosa che riveste alcuni organi interni del corpo umano, come i polmoni, il cuore, gli organi addominali, i testicoli, l’utero e le cavità entro cui questi organi risiedono. La principale causa di mesotelioma è la diretta esposizione all’amianto (o asbesto).

Questa tipologia di tumore ha nella maggior parte dei casi una prognosi negativa, che dipende in parte sia dall’aggressività del cancro sia dal fatto che, nella maggior parte dei casi, la prognosi avviene troppo tardi.

I tipi di mesotelioma

Esistono diversi tipi di tumore del mesotelio, i più diffusi sono il mesotelioma pleurico e il mesotelio peritoneale.

  • Il mesotelioma pleurico è il più comune nell’essere umano ed ha origine a livello della pleura. Molto comunemente le sue cellule tumorali sono capaci di invadere in pericardio. La pleura serve a proteggere i polmoni e produce un fluido lubrificante che ne favorisce lo scorrimento sulla superficie degli organi.
  • Il mesotelio peritoneale si riscontra a livello del peritoneo. Ha scarse capacità infiltranti e difficilmente invade i tessuti adiacenti. Il peritone riveste gli organi addominali con lo scopo di proteggerli.

Meno comuni, invece, sono il mesotelioma pericardico, testicolare nell’uomo e il mesotelioma del perimetrio che si origina a partire dall’utero nella donna.

Le cause del tumore: l’amianto

Nella maggior parte dei casi i soggetti che riscontrano un mesotelioma sono entrati in contatto con materiali tossici come l’amianto. Chi ha riscontrato tali mattie solitamente è entrato in contatto con l’amianto sul posto di lavoro. Anche i familiari dei lavoratori sono a rischio, dato che le fibre di amianto si depositano facilmente sugli indumenti. Le fibre di amianto, essendo oltre mille volte più sottili di un capello, possono essere inalate con grande facilità attraverso le vie respiratorie.

I sintomi e la diagnosi

Il mesotelioma può avere tra i sintomi più comuni: pericardite, insufficienza cardiaca, embolia polmonare, tamponamento cardiaco, dolore al petto, ortopnea e tosse. La diagnosi avviene attraverso specifici esami come i raggi X, TAC, risonanza magnetica nucleare e PET. In caso di sospetto tumore, l’esame che conferma il sospetto della malattia è la biopsia, la quale consiste nella raccolta di un campione di cellule della massa tumorale e della sua analisi in laboratorio.

Il trattamento

Il trattamento del mesotelioma dipende dall’entità e dallo stato di avanzamento della malattia. Genericamente le opzioni di trattamento del mesotelioma sono la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia. Il tasso medio di sopravvivenza in caso di mesotelioma pleurico o peritoneale è di 12 mesi; mentre in caso di mesotelioma pericardico è 10 mesi. Tuttavia, alcuni pazienti riescono a sopravvivere anche 3 anni.

L’ex dipendente della Rai con mesotelioma

Mariusz Marian Sodkiewicz aveva presentato denuncia lo scorso marzo a piazzale Clodio, per aver contratto un mesotelioma pleurico sul posto di lavoro. Ex dipendente della Rai, è morto oggi, 14 maggio, a causa di un tumore da esposizione all’amianto. Sodkiewicz aveva lavorato per oltre 20 anni in alcune sedi della Rai, dove era stato esposto all’amianto. Aveva iniziato a manifestare i sintomi di un mesotelioma pleurico e, dopo gli accertamenti, la malattia era stata confermata.


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Tracce di amianto erano presenti negli edifici e negli impianti dell’emittente Rai, che nonostante il piano di bonifica del 2010-2012, hanno continuato ad essere presenti e le cui fibre hanno continuato a contaminare i dipendenti.

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